I 'sensi' alla scoperta della natura incontaminata
"...non ci interessa creare una grande azienda, ma proporre un turismo diverso e di qualità..."
In un'area ad elevato valore naturalistico, si trova Sanza in provincia di Salerno che, per le sue ricchezze floro-faunistiche e storico ambientali, è uno dei più importanti comuni del "Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano". Diffusi sono gli allevamenti ovi-caprini, da cui si ottengono ottimi formaggi, e di maiali. Sono tipici del paesaggio gli alberi di olivo, da cui si produce l'olio extravergine di oliva DOP "Colline Salernitane". Diversi i siti di interesse storico-culturale: la Chiesa Parrocchiale dell'Assunta, la Cappella della Madonna della Neve e la Certosa di San Lorenzo di Padula.
La Tenuta Sirippi è un'azienda agricola di vecchia costituzione, si trova in provincia di Salerno, in una vallata tra le pendici del Monte Cervati e del Monte Centaurino.
Attualmente conduce l'attività Giulia Barzelloni che nel 2000, beneficiando di un contributo del Patto Territoriale Tematico Vallo di Diano, inizia a recuperare l'azienda di famiglia ristrutturando il fabbricato per destinarlo ad attività agrituristica.
In seguito, con i fondi del PSR 2007/2013 la struttura ricettiva è stata completata con un intervento di sistemazione delle aree esterne finalizzato alla realizzazione di percorsi didattico-naturalistici che caratterizzano oggi l'agriturismo.
I percorsi, creati attraverso il collegamento di elementi naturalistici già presenti in azienda, a nuove infrastrutture agro-ecologiche, sono tesi ad ampliare le funzioni dell'impresa in una logica di multifunzionalità agricola, e a stimolare "i sensi" dell'ospite, che vive il contatto con la natura incontaminata di questi luoghi.
L'azienda agricola si sviluppa su una superficie di quasi 7 ettari, di cui circa 5 a bosco misto. Si producono e raccolgono piccoli frutti di bosco, ribes e uva spina, e prodotti del sottobosco, come more, fragoline di bosco e funghi. Sui terreni aziendali dedicati agli impianti di frutti di bosco, vegetano circa 1.160 piantine da cui si ottengono circa 33 quintali di prodotti all'anno (18 quintali di ribes e 15 di uva spina). Questi prodotti sono in parte offerti agli ospiti dell'azienda per il consumo fresco, e in parte trasformati artigianalmente nel laboratorio aziendale in conserve, bevande artigianali tipiche e confetture. Su una superficie di 0,30 ettari si coltivano ortaggi la cui produzione è garantita tutto l'anno, grazie alle condizioni pedo-climatiche favorevoli della zona, ed è destinata a soddisfare i fabbisogni familiari e quelli degli ospiti dell'agriturismo.
In una zona centrale del fondo è presente una falda acquifera che viene utilizzata per l'approvvigionamento idrico dei terreni aziendali.
L'idea di investire negli spazi aperti aziendali diversificando le attività, oltre a permettere di sfruttare gli scenari naturalistici, che con i finanziamenti del PSR sono stati resi fruibili diventando veri e propri "percorsi sensoriali", ha offerto la possibilità di realizzare un agriturismo che si differenzia molto dalle altre realtà locali.
Ciò ha portato effetti positivi sull'economia aziendale, tanto che in soli due anni di attività agrituristica, si è registrato un aumento del reddito aziendale del 26%, una presenza di circa 150 ospiti all'anno, e un incremento della manodopera aziendale con l'assunzione part-time di due salariati.
Per promuovere l'attività agrituristica l'azienda, fin dai suoi esordi, ha promosso l'offerta sviluppando modalità di comunicazione efficaci: pubblicazione di guide descrittive e illustrative, e opuscoli che valorizzassero i percorsi naturalistici percorribili, senza trascurare l'uso degli strumenti on-line.
Attualmente la struttura sta per essere inserita nel circuito dell'eco-turismo organizzato per accedere a una specifica fascia di clienti appassionati di turismo ecologico-naturalistico, e allo stesso tempo sono state avviate le procedure per l'iscrizione all'Albo regionale delle Fattorie didattiche per proporre alle scolaresche giornate di partecipazione diretta alla vita aziendale e avvicinare i bambini alla biodiversità.
Un altro progetto a cui si sta lavorando è l'apertura di un canale di vendita dei frutti di bosco sul mercato locale per favorire lo sviluppo della filiera corta, oltre che l'introduzione dei prodotti aziendali nelle preparazioni dolciarie tipiche di Sanza.
L'azienda, associata alla Coldiretti, attualmente beneficia dei vantaggi e del sostegno offerti dall'organizzazione di categoria per la gestione dell'impresa, e partecipa a iniziative tese alla promozione e valorizzazione delle produzioni aziendali.
Misura 311 "Diversificazione in attività non agricole"
Investimento complessivo del progetto ammesso: € 220.767,35
Contributo pubblico concesso: € 110.383,67
Fonte: Intervista/Dati economici forniti dalla Regione Campania
A cura di Barbara Cosenza
I dati sono aggiornati a ottobre 2012
L'Azienda agricola Tenuta Sirippi si sviluppa su una superficie di circa 7 ettari, 5 dei quali boscati. Nel 2000, grazie a un contributo approvato dal Patto Territoriale Tematico Vallo di Diano 2000/2006, è stata recuperata la vecchia azienda di famiglia sita nell'omonima località "Serippi" del Comune di Sanza in provincia di Salerno.
La titolare gestisce l'azienda in un'ottica di multifunzionalità agricola: dall'attività agricola e agrituristica, alla vendita diretta dei prodotti trasformati nel laboratorio aziendale, e intende ampliare le funzioni di impresa con l'introduzione di progetti di Fattoria didattica ed ecoturismo organizzato. Si producono piccoli frutti di bosco e prodotti del sottobosco, oltre che ortaggi, l'azienda può inoltre contare su un falda acquifera che viene utilizzata per l'approvvigionamento idrico dei terreni aziendali.
Tenuta Sirippi ha partecipato nel 2010 al bando della Misura 311 del PSR 2007/2013 "Diversificazione in attività non agricole", beneficiando di un contributo pubblico che ha permesso di variare l'attività agricola, facendo crescere l'economia dell'azienda e creando le condizioni per la realizzazione di progetti con un impatto territoriale marcato. Tra questi l'inserimento nell'Albo regionale delle fattorie didattichee lo sviluppo di forme di comunicazione sempre più mirate alla promozione dell'azienda sul territorio per incrementare la presenza turistica.