Quando tradizione, passione e innovazione diventano sapere d'impresa
"...Agricoltura è passione: grazie alle mie competenze ho utilizzato al meglio le possibilità del PSR..."
Il territorio di Acri è situato a pochi chilometri da Cosenza, a ridosso del parco Nazionale della Sila, in cui ricadono le Riserve di Fallistro, Gariglione e Gallopane. Caratterizzano la gastronomia locale la patata silana I.G.P. e i funghi. Molto diffusi sono gli allevamenti di ovini e bovini di razza podolica da cui si traggono prodotti caseari di pregio. Il passato storico è testimoniato da bellezze architettoniche, come il Palazzo Sanseverino-Falcone, donato negli anni '80 al Comune di Acri, sede dell'attuale Museo della Civiltà Contadina, la Basilica Minore del Beato Angelo di Acri e il castello Rocca dei Bruzi.
L'azienda agricola Nicola Romano nasce nel 2008 con i fondi del Programma di Sviluppo Rurale 2007/2013, grazie ai quali sono stati recuperati terreni e antichi fabbricati di famiglia situati nel Parco Nazionale della Sila, a circa 15 Km dal centro di Acri (CS). L'imprenditore ha ricostituito l'azienda agricola, ammodernando le strutture e migliorando le funzioni aziendali con l'acquisto di macchinari per l'allevamento. L'attività è stata diversificata con la realizzazione di un agriturismo. Gestisce l'azienda Nicola Romano con l'aiuto dei familiari e di due salariati a tempo determinato.
L'azienda agricola si sviluppa su una superficie di circa 20 ha ripartiti tra di 9 ettari di castagneto, 4 di impianto di arboricoltura da legno con essenze di noce e ciliegio, 1 di ortaggi coltivati a pieno campo con agricoltura biologica, 3 di pascolo, e 1 di vigneto su cui è stata di recente impiantata una varietà di vite "di quota" non propriamente autoctona quale il Traminer. Questa scelta è stata favorita dalle particolari condizioni pedoclimatiche adatte allo sviluppo di questa cultivar.
Il fulcro della produzione aziendale è nel comparto zootecnico con un allevamento di oltre 100 capi di suino nero di Calabria. Si tratta di una razza tipica locale che fino a pochi anni fa rischiava l'estinzione a causa della diffusione di razze maggiormente produttive. La sua attitudine al pascolo e la rusticità rendono il suino nero adatto per l'allevamento allo stato semibrado anche in terreni impervi e aree marginali come quella in cui si trova l'azienda. All'allevamento, realizzato anche grazie al supporto dei fondi comunitari del PSR (Misura 214 azione 4), è riservata particolare attenzione, per quanto riguarda benessere e nutrizione. Dai suini si ottengono prodotti con certificazione di zootecnia biologica. Integra le attività aziendali l'agriturismo composto da 6 camere e 50 coperti, costruito con i fondi del PSR (Misura 311 "Diversificazione in attività non agricole").
L'integrazione armoniosa con il territorio e la dinamica forma imprenditoriale sono il tratto distintivo dell'azienda. Recuperando i terreni di famiglia ormai in abbandono, in un territorio impervio e votato allo spopolamento, Romano ha dato vita a una realtà agrituristica fortemente attrattiva. L'imprenditore ha saputo trasformare i punti di debolezza di un'azienda ubicata sui Monti della Sila tra i 750 e i 1000 metri, in strumento di richiamo turistico e incremento del reddito. Le particolarità sono l'allevamento in regime biologico del "suino nero calabrese" e l'agriturismo, riscaldato con caldaia a biomassa, in un territorio incontaminato. Queste caratteristiche contribuiscono a rendere tale realtà imprenditoriale competitiva e rispettosa dell'ambiente.
Fondamentale per la realizzazione di questo progetto è stata la precedente esperienza lavorativa di Romano che da commercialista è diventato imprenditore agricolo, facendo un cambio rivoluzionario di vita. Attraverso la sua professione ha conosciuto il PSR - scrivendo progetti per altri imprenditori -, pertanto grazie alle sue competenze ha colto le opportunità offerte dai fondi per lo Sviluppo Rurale, facendo domanda di finanziamento per le misure del Pacchetto Giovani 112 "Insediamento giovani" e 121 "Ammodernamento delle aziende agricole", in associazione alla 311 "Diversificazione in attività non agricole"e 214 "Pagamenti agro ambientali" azioni 2 "Agricoltura biologica"e 4 "Salvaguardia della biodiversità animale".
Altro aspetto caratterizzante è la trasformazione in azienda delle carni suine in salumi, possibile grazie al completamento della filiera produttiva con un piccolo salumificio, con certificazione CE, obbligatoria per legge, che comprende anche la HACCP (che dimostra il rispetto di quanto previsto dalle leggi in materia di igiene ambientale). Quest'attività non ha ricevuto finanziamenti diretti, ma grazie ai fondi del PSR è stato possibile creare le condizioni che ne hanno permesso la realizzazione, con una riduzione dei costi per la trasformazione del prodotto e un aumento della qualità.
La particolarità del territorio espone l'attività a diverse difficoltà. I lupi che possono attaccare l'allevamento e l'assenza di connessioni che possano sfruttare la banda larga, sono tra i problemi maggiori che il giovane imprenditore si trova ad affrontare. Per ovviare a tali problematiche, Romano ha recintato le ampie superfici con rete metallica elettrosaldata alta oltre 1 metro posta su una base di cemento profonda 40 cm, dove i suini dispongono di spazi funzionali predisposti e attrezzati. Mentre, per il collegamento a internet utilizza connessioni più lente e sta cercando soluzioni operative adeguate.
Aspetto di grande importanza è rivestito dalla strategia di commercializzazione dei prodotti. Gli aspetti di marketing, relativi ai prodotti agroambientali aziendali, vengono gestiti dal titolare e dai familiari attraverso materiale a stampa con un packaging personalizzato. Inoltre, la partecipazione alle Fiere Nazionali e Internazionali, come il Saporbio di Milano, alla Fiera La Dolce Vita di Londra, permettono all'azienda di vendere i propri prodotti agroalimentari ad un pubblico più variegato ed intenditori.
Pacchetto giovani, misure:
112 "Primo Insediamento giovani agricoltori": € 35.000
121 "Ammodernamento azienda agricola":
Investimento ammesso € 300.000 Investimento concesso: € 180.000
311 "Diversificazione in attività non agricole";
Investimento ammesso: € 266.825,15 - Investimento concesso: € 133.412,58
Premi annuali:
Misura 214
azione 2 "Agricoltura biologica" Premio annuo € 3.008,00
azione 4 "Salvaguardia della biodiversità animale" Premio annuo € 1.064,00
Fonte: Intervista / Regione Sicilia
A cura di Alessandra Vaccaro e Paolo Russo
Dati aggiornati a ottobre 2013
L'Azienda agricola biologica si trova nel Parco Nazionale della Sila, ad Acri in provincia di Cosenza. Si sviluppa su una superficie di 20 ha di proprietà di Nicola Romano che ha lasciato l'attività di commercialista per dedicarsi all'azienda di famiglia. Nel 2008, con i fondi del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 della Regione Calabria, ha dato vita a un progetto di impresa innovativo e rispettoso dell'ambiente. L'azienda è gestita dal titolare con l'ausilio dei familiari e di due lavoratori a tempo determinato, in un'ottica di diversificazione.
L'indirizzo produttivo è zootecnico con l'allevamento del suino nero di Calabria, una razza autoctona in via di estinzione fino a qualche anno fa. Inoltre, l'azienda è composta da un castagneto, da una parte di bosco con essenze di noce e ciliegio, da pascolo e vigneto. È presente anche un laboratorio per la trasformazione dei prodotti. L'attività si integra con l'agriturismo riscaldato con caldaia a biomassa.
Attraverso il finanziamento ricevuto con le misure 112"Insediamento giovani agricoltori" e 121 "Ammodernamento delle aziende agricole" del PSR Calabria (Pacchetto Giovani), è stato realizzato l'allevamento di suino nero con metodo biologico e allo stato semibrado. Il regime biologico e il recupero della razza in via di estinzione sono stati realizzati anche grazie all'adesione alla misura 214 "Pagamenti agroambientali" azioni 2 "Agricoltura biologica" e 4 "Salvaguardia della biodiversità animale". Inoltre, attivando la misura 311 è stata diversificata l'attività agricola con la ristrutturazione e il miglioramento dei fabbricati rurali da destinare all'ospitalità agrituristica.