Dopo la presentazione delle proposte di regolamento sulla riforma della PAC si è aperta una intensa discussione sui contenuti delle varie componenti della nuova politica, su entrambi i fondamentali pilastri della nuova politica. Il negoziato tra Stati Membri, Commissione Europea e Parlamento Europeo è entrato ormai nel vivo della discussione sul quadro normativo e finanziario, ma nel contempo si è aperta altresì la fase di analisi dei fabbisogni di intervento e delle strategie possibili per la programmazione dei Fondi Strutturali e delle nuove politiche di sviluppo rurale. Va rilevato che una delle maggiori novità è la programmazione unitaria dei Fondi comunitari, che condurr àalla preparazione, nei prossimi mesi, di un unico quadro comune nel documento nazionale che va sotto il nome di Accordo di Partenariato. Tale documento comune sostituirà il Piano Strategico Nazionale (per il FEASR) e il Quadro Strategico Nazionale (per il FESR e il FSE), che attualmente guidano la programmazione dei Fondi per il periodo 2007-2013. L'agenda proposta dal Governo italiano (proposta Ministro Barca alla Conferenza Stato Regioni) per la definizione dell'Accordo prevede che entro la primavera 2013 sia completata la preparazione congiunta dell'Accordo di Partenariato e dei Piani di Sviluppo Rurale. Si tratta di un obiettivo ambizioso, che deve coinvolgere tutti gli attori che operano nel mondo rurale, dalle amministrazioni ai singoli operatori economici e sociali. Tutta la fase di preparazione deve essere alimentata da idee e proposte per dare maggiore concretezza alle strategie nazionali e regionali e per stimolare la riflessione sulle opportunità che la programmazione 2014-2020 può offrire all'agricoltura e all'intero mondo rurale. La rete Rurale Nazionale, pertanto, assume l'iniziativa di aprire un FORUM sulla futura programmazione,con l'intento di raccogliere contributi e di dare spazio a tutte le voci che a vario titolo possono arricchire questo dibattito.E' possibile inviare commenti fino al 15 settembre 2012. Per favorire un apporto più mirato, si chiede di rispondere ai seguenti quesiti:
La nuova programmazione dei PSR dovrebbe concentrarsi, secondo la proposta di regolamento sullo sviluppo rurale, su sei priorità fondamentali:
Su quali di queste priorità occorrerebbe concentrare l'attenzione e le risorse future dei PSR 2014-2020? In altre parole si tratta di priorità che occorrerebbe perseguire con la stessa intensità oppure sarebbe più opportuno focalizzare le risorse su alcune di esse?
La gestione dei PSR nel periodo attuale ha messo in evidenza che non in tutte le regioni la spesa ha seguito un andamento in linea con gli obiettivi annuali. Su quali iniziative concrete occorrerebbe puntare per semplificare le procedure di approvazione delle domande e di erogazione dei pagamenti nella definizione delle regole future ? E quali iniziative invece per la semplificazione dei controlli?
Il menu di misure di intervento che andrebbe considerato per i futuri PSR si è arricchito di nuove tipologie (si veda ad es. il pacchetto di misure per la gestione del rischio associato a eventi ambientali ed economici, il sostegno alle associazioni di produttori, la cooperazione, le piccole aziende, i partenariati europei per l'innovazione, ecc.). Alcune di queste misure, per realizzare una gestione più omogenea e assicurare economie di scala, potrebbero richiedere (come peraltro da più parti già sollecitato) un approccio multiregionale: programma nazionale, misure standard, maggiore coordinamento nazionale, ecc. Quali di queste soluzioni riterreste più adatte per una migliore efficienza/efficacia dell'intervento?
L'approccio partecipato e integrato, il cosiddetto "approccio Leader", è stato confermato e addirittura potenziato nella futura programmazione. Sarà possibile adottarlo anche in aree non rurali e inoltre sarà potenzialmente finanziabile dagli altri Fondi strutturali (FESR e FSE), oltre che dal FEASR e dal Fondo per la Pesca. Come andrà orientato l'uso del Leader in futuro? Andrà concentrato su alcuni territori? Si ritiene che il numero attuale di Gruppi di azione Locale sia eccessivo e vada posto un limite alla crescita dei GAL? Su quali tematiche converrà focalizzare l'azione dei Gruppi di Azione Locale? Quali funzioni dovranno svolgere i Gruppi di azione Locale sul loro territorio?
L'Accordo di partenariato rappresenta una opportunità per ricercare un coordinamento e un'integrazione tra i diversi Fondi comunitari. Su quali temi potrebbe essere più opportuna ed efficace la ricerca di una maggiore integrazione con i Fondi Strutturali (FESR e FSE) ?