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Rete Rurale Nazionale
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Introduzione

Ape regina

I fenomeni di mortalità o di spopolamento di famiglie di api vengono segnalati da diversi anni in numerosi Paesi, tra cui l'Italia. Più recentemente tali episodi hanno assunto aspetti particolarmente preoccupanti.
Le ricerche svolte fino ad ora nel nostro Paese hanno messo in evidenza che diversi sono i fattori di rischio; tra quelli esterni all'alveare particolarmente critici sono i trattamenti fitosanitari, le pratiche apistiche, l'andamento climatico e la gestione del territorio.
La maggior parte delle sostanze attive utilizzate sono altamente tossiche per le api e gli effetti possono essere immediati e vistosi se le api vengono colpite e uccise direttamente, più subdoli e difficili da collegare alla causa quando si tratta, ad esempio, di prodotti usati nella concia delle sementi (es. neonicotinoidi). L'azione del principio attivo può avvenire anche a dosi subletali e provocare anomalie di comportamento delle api che possono condurre ad uno spopolamento degli alveari.
Tali manifestazioni sono attenuate o aggravate da altri fenomeni non facilmente controllabili, quali la disponibilità e la qualità del pascolo, la contaminazione ambientale e, soprattutto, le condizioni climatiche. Primavere calde e secche, infatti, possono favorire la presenza di varie molecole chimiche di uso agricolo sulla vegetazione visitata dalle api, per raccogliere nettare, polline, melata e rugiada.

 

Situazione in Italia

In Italia le Regioni dove sono stati segnalati sensibili cali della popolazione di api sono Lombardia, Piemonte, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna. In Friuli Venezia Giulia è stato segnalato un calo della produzione del 50% della produzione del miele e una moria di api stimata in circa 20 mila api ad alveare.
La creazione di una rete di monitoraggio nazionale, accompagnata dalla messa a punto del sistema delle segnalazioni oltreché dalla futura anagrafe apistica, consentirà di rilevare con maggior dettaglio il fenomeno della moria delle api e la sua distribuzione territoriale.

 

Situazione negli altri Paesi

In relazione al fenomeno delle moria delle api le stime che si susseguono in alcuni anni in Europa e nell'America del nord indicano una riduzione che oscilla tra il 30% e il 55% della produzione di miele.
In Svizzera si è riscontrata una perdita del 25% del patrimonio apistico.
Negli Stati Uniti si registra una scomparsa di un quarto degli alveari, con 15 miliardi di api.
Cali sensibili della produzione del miele sono stati segnalati anche in Brasile, Canada ed Australia.

 

La rete APENET di monitoraggio e ricerca in apicoltura

Nell'ambito delle azioni di ricerca e sperimentazione è stato attivato, un programma di ricerca e monitoraggio (APENET) dello stato di salute delle api in relazione ai fenomeni di spopolamento e mortalità degli alveari in Italia. Tale rete per il monitoraggio nazionale coinvolge, attraverso il CRA-API, importanti centri di ricerca nazionali. Le iniziative poste in essere interessano i seguenti aspetti di ricerca di base :

  • valutazione della dispersione di polveri causata dalle seminatrici;
  • studio degli effetti dei patogeni su fisiologia e comportamento delle api;
  • studio della risposta immunitaria di Apis mellifera;
  • biosistema e benessere delle colonie;
  • api ed agrofarmaci;
  • valutazione dell'effetto sinergico di più fattori sulla salute delle api.
 

Influenza di fattori ambientali e apistici sullo stato di salute delle api

Allo scopo di fornire un' indicazione rapida della complessità del fenomeno della moria delle api si allega un diagramma di riferimento, che rappresenta una sintesi dei fattori responsabili della mortalità delle colonie e di come possano interagire ed essere collegati tra loro.