La protezione del paesaggio è oggi affidata a molte iniziative a livello mondiale, europeo e nazionale, ma mentre le normative per la conservazione della natura sono ben conosciute, quelle sul paesaggio sono spesso viste come attinenti ad altri ambiti, di cui gli operatori del settore rurale non sempre conoscono gli approcci e le ricadute per l'agricoltura.
World Heritage Convention dell'UNESCO
Tra le numerose iniziative internazionali sorte per fronteggiare il costante processo di degrado cui nell'ultimo secolo è stato sottoposto il patrimonio culturale e naturale, l'attività più prestigiosa è quella che deriva dalla Convenzione UNESCO per la tutela del patrimonio mondiale culturale e naturale, adottata nel 1972 dalla Conferenza Generale degli Stati Membri dell'UNESCO (Legge nazionale di ratifica n.184 del 06.04.1977).
Scopo della Convenzione è il riconoscimento condiviso che i beni culturali e naturali di valenza eccezionale, ovunque siano localizzati, costituiscono un patrimonio universale dell'intera comunità internazionale. Ne consegue che gli Stati che hanno firmato la Convenzione dovranno concorrere "all'identificazione, protezione, conservazione e valorizzazione" di questo patrimonio, nonché a cooperare e prestare assistenza agli Stati che si impegnano a preservarlo.
La Convenzione europea del Paesaggio
La Convenzione europea del paesaggio è stata firmata nell'ottobre del 2000 a Firenze e ratificata dall'Italia nel gennaio 2006. La Convenzione riconosce le importanti funzioni sul piano culturale, ecologico, ambientale e sociale svolte dal paesaggio, concepito come risorsa favorevole all'attività economica. Lo scopo del documento è di salvaguardare, gestire e pianificare in modo adeguato il paesaggio, allo scopo di favorirne le potenzialità come fonte di posti di lavoro. La Convenzione si prefigge lo scopo di promuovere la salvaguardia, la gestione e la pianificazione dei paesaggi e di organizzare la cooperazione europea in questo campo.
La legislazione nazionale sul paesaggio
I principi innovativi della Convenzione europea vengono integrati nella nostra legislazione attraverso l'Accordo sull'esercizio dei poteri in materia di paesaggio tra il Ministero per i beni e le attività culturali e le Regioni e Province autonome, il 19 aprile del 2001. In particolare viene assunto il concetto fondamentale della Convenzione, quello secondo cui, ai fini della tutela dei valori paesaggistici, il territorio deve essere considerato non solo per i suoi ambiti di eccezionale valore ma nel suo complesso, comprendendovi anche le sue parti più compromesse.
Nell'ambito dei Piani di Sviluppo Rurale (PSR) e dei Piani Operativi Regionali (POR) delle Regioni italiane per il periodo 2000-2006, sono state previste diverse azioni in grado di influire sul paesaggio direttamente o indirettamente. L'esame sistematico di questi piani ha evidenziato da un lato come, accanto alle tradizionali misure agroambientali e forestali, esistano misure non necessariamente collegate all'agricoltura in senso stretto ma in grado comunque di influire sul paesaggio e l'ambiente rurale, dall'altro come le modalità di realizzazione dei PSR e POR siano, soprattutto all'interno delle misure agroambientali, eterogenee tanto da non essere confrontabili tra loro.