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Neonicotoidi inutili e dannosi

I dati delle attività di ricerca condotte in Italia e in Europa, presentati nei seminari organizzati dall'Osservatorio nazionale miele nelle giornate di sabato 17 e domenica 18 settembre, sono unanimi nel sottolineare la sostanziale inutilità della concia con neonicotinoidi sia nella lotta alla diabrotica del mais che agli elateridi. I lavori svolti a Castel San Pietro Terme, nei seminari organizzati dall'Osservatorio nazionale miele nelle giornate di sabato 17 e domenica 18 settembre, hanno raccolto i dati delle attività di ricerca condotte in Italia e in Europa.
I risultati di tali attività sono unanimi nel sottolineare la sostanziale inutilità della concia con neonicotinoidi sia nella lotta alla diabrotica del mais che agli elateridi.
Dagli studi approfonditi effettuati in questo anno di attività da entomologi e tossicologi in Italia, in Francia e in altri Paesi europei viene invece la conferma della dannosità di queste molecole sistemiche per l'ape e per tutta l'entomofauna, anche a dosi sub letali.
Agronomi, fitopatologi, tossicologi, veterinari sono quindi concordi nel sottolineare la inutilità e la rischiosità di reintrodurre l'uso di queste molecole nella concia del mais che equivarrebbe a spargere ben 180.000 kg/anno di principio attivo sulle colture, sui terreni e sulle acque della pianura padana.
Giancarlo Naldi, presidente dell' Osservatorio nazionale miele, al termine dei lavori ha espresso grande soddisfazione per i contributi scientifici registrati dall'università di Bologna, dal Laboratorio di tossicologia ambientale di Avignone, da "Veneto agricoltura" che, con l'intervento del dott. Furlan, ha evidenziato la scarsa incidenza della concia nella difesa fitosanitaria del mais e della sua possibile sostituzione, dal Centro agricoltura-ambiente, dall'Osservatorio fitosanitario della regione Emilia-Romagna, dal Cra-Api, dall'esperta apistica europea Noa Simon Delso.
"Ora le evidenze della scienza sono inoppugnabili, afferma Naldi, la concia non può essere riammessa mentre il terreno di riflessione dovrebbe spostarsi nell'suo dei neonicotinoidi per irrorazione, al fine di individuare pratiche sostenibili di difesa fitosanitaria, nuove regole e controlli severi".