Nel corso dei secoli, dapprima la progressiva intensivizzazione dell'agricoltura e, in un secondo momento, i forti processi di industrializzazione e urbanizzazione hanno trasformato un territorio un tempo ricco di rigogliose foreste in una delle aree più inquinate d'Europa, se non del mondo. I querco-carpineti planiziali che in epoca preromana occupavano centinaia di migliaia di ettari sono ora ridotti a poche formazioni relitte dall'estensione irrisoria. In tempi più recenti, tuttavia, sempre più amministrazioni pubbliche, enti ed associazioni si stanno adoperando per migliorare i pochissimi ambienti naturali rimasti nella Pianura Padana e per crearne artificialmente altri, grazie anche alla conservazione delle specie autoctone messa in atto da alcuni organismi ed istituzioni.
Spiritus Mundi è un'organizzazione di volontariato nata nel 2016 grazie alla determinazione di un piccolo gruppo di amici, accomunati dal desiderio di contribuire a migliorare la qualità del territorio padovano, restituendogli parte di quegli ambienti naturali che l'attività umana ha sottratto nel tempo. Sfruttando in parte alcune risorse messe a disposizione della Provincia di Padova per azioni di rigenerazione urbana, l'Associazione ha dato vita a Il Bosco Vivo, una serie di progetti di forestazione urbana che coinvolgono le amministrazioni comunali oltre a varie altre associazioni attive sul territorio. Utilizzando specie forestali autoctone riprodotte da sementi derivate dagli ultimi lembi di bosco planiziale rimasti, i tecnici e i volontari dell'associazione, che conta attualmente una trentina di persone, organizzano vere e proprie piantumazioni partecipate per mettere a dimora piccoli futuri polmoni verdi. La destinazione d'uso dei nuovi boschi varia da progetto a progetto, spaziando dalle attività ludico-ricreative alle funzioni didattiche, fino alla creazione di riserve di biodiversità interdette al pubblico. Oltre alla progettazione e realizzazione materiale dei rimboschimenti, l'iniziativa prevede anche l'organizzazione di numerose attività di sensibilizzazione ecologica, con particolare riguardo alle scuole, presso le quali Spiritus Mundi organizza giornate di approfondimento sulle principali problematiche che affliggono l'ambiente a livello sia locale sia globale.
Grazie a una forte passione e capacità di sensibilizzazione e divulgazione, Spiritus Mundi è stata in grado dalla sua nascita di catturare l'attenzione delle amministrazioni locali nei confronti dei progetti di riqualificazione e forestazione. La presenza nell'associazione di tecnici forestali, l'approccio metodologico rigoroso ed ecosostenibile hanno convinto sempre più Comuni circa la sostenibilità del progetto, stimolandoli a destinare a bosco superfici pubbliche altrimenti abbandonate. Costruendo partnership con molte altre associazioni attive nel territorio padovano, Spiritus Mundi è riuscita a far venire a conoscenza del progetto una grossa fetta della cittadinanza, trasformando le giornate dedicate alla piantumazione degli alberi in vere e proprie feste ecologiche partecipate da centinaia di persone di tutte le età.
15.000 ha di nuove aree boschive urbane
18.000 alberi messi a dimora
2.000 kg/ha/anno di CO2 assorbita
21 eventi realizzati
37 enti ed associazioni
27 scuole coinvolte
Fonti: Intervista e sito internet
dell'Associazione Spiritus Mundi OdV
Venezia Serenissima e i boschi.
Progetto #TUTTAMIALACITTÀ©, CSV di Venezia.
A cura di Filippo Chiozzotto
Dati aggiornati a Gennaio 2023
Dal 2016 l'organizzazione di
volontariato Spiritus Mundi svolge un'intensa attività di sensibilizzazione e coinvolgimento
attivo delle realtà locali - enti pubblici, associazioni, cittadini - in azioni
di rigenerazione del territorio padovano, trasformando luoghi abbandonati o
inutilizzati in zone verdi a disposizione della collettività. Il format
dell'iniziativa, denominata "Il Bosco Vivo", prevede la progettazione di piccoli
interventi di riforestazione urbana e peri-urbana in terreni pubblici messi a
disposizione dalle amministrazioni comunali del territorio, nei quali sono
messi a dimora migliaia di esemplari di specie autoctone acquistate grazie a
contributi erogati dalla Provincia di Padova, oltre che fondi provenienti da
donazioni e campagne di sensibilizzazione.