Il progetto SEMIA si propone di trasferire innovazione tecnica, tecnologica e metodologica alle aziende agricole con lo scopo di promuovere una gestione della filiera olivicola economicamente e ambientalmente sostenibile che rafforzi e renda competitiva la produzione di pregio in uno scenario di incertezza produttiva, condizionato dai cambiamenti climatici e globali. Capofila del progetto è il Collegio Toscano degli Olivicoltori (OL.MA.), struttura di rilievo per il comparto olivicolo della provincia di Grosseto e della Toscana, che conta oltre mille soci. L'OL.MA., con una produzione di circa 10.000 quintali di olio l'anno, segue le fasi di molitura e di commercializzazione dell'olio destinato per l'80% al mercato estero.
Nel perseguire l'obiettivo di favorire la gestione di una filiera olivicola economicamente e ambientalmente sostenibile, il progetto SEMIA (Indirizzi di Sanità, Sostenibilità ed Eccellenza
della olivicoltura MedIterraneA) sostiene il trasferimento alle aziende di innovazioni tecniche, tecnologiche e metodologiche e la realizzazione di azioni di adattamento, di mitigazione e
di monitoraggio e valutazione delle performance in termini di sostenibilità ambientale ed economica.
Il progetto ha coinvolto nella fase di sperimentazione alcune aziende della provincia di Grosseto, la cui economia è essenzialmente basata sul terziario e in particolare sull'attività
turistica, particolarmente vivace lungo la costa, e sulle attività agricole e zootecniche. Le colture maggiormente presenti nell'area sono i cereali, i girasoli e gli ortaggi e, nelle zone
collinari, viti e ulivi con produzione di olio delle colline maremmane.
Capofila del progetto SEMIA è il Collegio Toscano degli Olivicoltori, OL.MA., società agricola cooperativa, mentre i partner sono la Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, l'Università
degli Studi di Firenze (GESAAF), l'Università degli Studi della Tuscia (DIBAF), il CNR-IVALSA, TerraSystem Srl, Aedit Srl e l'azienda agricola Lorenzo Piras.
Il principale punto di forza del progetto risiede nel ruolo di riferimento che la Cooperativa OL.MA. rappresenta per i produttori del territorio della Maremma, alcuni dei quali sono
direttamente coinvolti nella realizzazione del progetto SEMIA.
Le attività di diffusione e divulgazione dei risultati previste dal progetto sono indirizzate a condividere e diffondere direttamente conoscenze, informazioni ed esperienze fra i
diversi soggetti operanti nel settore, consentendo alle singole aziende di fare proprio il valore della tecnologia trasferita. Il coinvolgimento diretto delle aziende agricole nel
progetto contribuisce a ridurre la percezione diffusa di uno scarso radicamento territoriale del sistema accademico toscano e di altri organismi di ricerca riconducibile alla difficoltà
di questi a relazionarsi con il sistema produttivo.
Infine, SEMIA interviene sui punti di criticità del sistema produttivo olivicolo con un approccio innovativo a livello di area ("area-wide"), che propone una gestione dei
principali aspetti dell'olivicoltura quali quello della difesa antiparassitaria e del suolo, delle pratiche colturali e di gestione attraverso l'identificazione di aree
omogenee di intervento.
Fonte: Intervista
A cura di Lucia Tudini
Dati aggiornati a Settembre 2022
Il Progetto SEMIA, finanziato dalla misura 16.2 del PSR 2014-2020 della
Regione Toscana, si inserisce nell'ambito del PIF "Ottimizzazione ed
innovazione della filiera olivicola ed accrescimento della qualità dell'olio
toscano" ed è finalizzato al miglioramento economico e ambientale della filiera
olivicola, in uno scenario di incertezza produttiva condizionato dai
cambiamenti climatici e globali. La Cooperativa OL.MA., Oleificio Maremmano di
Braccagni, è capofila del progetto.
Il progetto ha realizzato un DSS (Decision Support System), un servizio
on-line che elabora in tempo reale i dati ambientali e di monitoraggio delle
fitopatie e restituisce le informazioni utili agli operatori per impostare gli
interventi di controllo e difesa (https://www.semiadss.it).
Il DSS si basa su un'infrastruttura hardware/software sviluppata con tecnologie
open source, costituita da stazioni per il rilevamento dati agro-meteorologici,
da trappole per il monitoraggio remoto della mosca dell'olivo e da applicativi
software gestiti da un server dedicato. Le stazioni della rete SEMIA sono
equipaggiate con due sensori di temperatura e umidità relativa, un pluviometro
e sensori di bagnatura fogliare.