L'ex cava Cisto nel comune di Vieste rappresentava, prima dell'intervento di recupero del Consorzio di Bonifica Montana del Gargano, un elemento di discontinuità rispetto all'area circostante, caratterizzata da un inestimabile valore ecologico e paesaggistico. Il Consorzio di Bonifica Montana del Gargano ha provveduto alla rinaturalizzazione dell'area, recuperandone le funzionalità ecologiche.
L'intervento, finanziato nell'ambito del P.O. FESR 2007-2013 - Asse II - Linea di Intervento 2.3 - Azione 2.3.4 "Risanamento e riutilizzo ecosostenibile delle aree estrattive", per un importo complessivo pari a 415.000 euro, è consistito nella rinaturalizzazione dell'area di un ex cava che, una volta dismessa, era diventata oggetto di discarica abusiva. A seguito della bonifica da parte del comune di Vieste, il Consorzio ha provveduto al recupero paesaggistico e naturalistico dell'area, ricorrendo a tecniche di ingegneria naturalistica per il controllo della stabilità e dell'erosion e superficiale. Dal punto di vista prettamente paesaggistico, l'esistenza di un'area di cava costituiva di fatto un "detrattore" della qualità paesaggistica complessiva dell'ambito territoriale nel quale la stessa è ubicata. Il sito è, infatti, perimetrato all'interno di siti a elevata valenza ambientale e paesaggistica, quali il Sito di Importanza Comunitaria (SIC) "Foresta Umbra", la Zona di Protezione Speciale (ZPS) "Promontorio del Gargano" e rientra, quindi nell'ambito della Rete Natura 2000. L'area oggetto d'intervento rientra anche nella Zona 2 del "Parco Nazionale del Gargano" (area di valore naturalistico, paesaggistico e culturale con maggior grado di antropizzazione). L'intero territorio del comune di Vieste è una meta molto apprezzata dal turismo nazionale e internazionale, grazie alla presenza di località balneari e di itinerari escursionistici e religiosi. In particolare, l'area interessata dall'intervento si trova lungo una direttrice frequentata da numerosi ciclisti ed escursionisti; la stessa è anche attraversata da cammini religiosi. Al fine di contribuire alla fornitura di servizi turistici e ricreativi, all'ingresso del sito è stata costruita un'area di sosta attrezzata.
L'intervento di recupero del sito è un esempio virtuoso di utilizzo di tecniche di ingegneria naturalistica, le quali, a poco tempo dall'avvio delle opere, hanno già iniziato a produrre effetti positivi, in termini di supporto ai processi naturali di rimboschimento. Questi processi favoriscono la depurazione dall'inquinamento provocato dai rifiuti che in passato venivano scaricati abusivamente, con un impatto positivo sui sistemi acquatici circostanti. La scelta di specie autoctone è un fattore di rilievo, che garantisce la tutela del patrimonio genetico della flora locale. L'utilizzo del terreno proveniente da un intervento di manutenzione di un'area vicina assicura la gestione efficiente delle risorse in un'ottica di circolarità e allo stesso scongiura l'ingresso di specie esotiche che potrebbero alterare l'equilibrio ecologico dell'intera area circostante. L'intervento ha inoltre incluso obiettivi turistico-ricreativi, contribuendo allo sviluppo della rete di servizi per le attività escursionistiche.
I numeri del caso
415.000,00 euro Finanziamento del Progetto definitivo per la realizzazione di "Interventi di recupero ambientale per il riutilizzo ecosostenibile della ex-cava Cisco, in territorio del Comune di Vieste" P.O. FESR 2007-2013 - Asse II - Linea di Intervento 2.3 - Azione 2.3.4 "Risanamento e riutilizzo ecosostenibile
delle aree estrattive
1 ha di superfice naturalizzata
4 tipologie di opere di ingegneria naturalistiche impiegate
9 specie vegetali impiegate
1 area di sosta attrezzata
Fonte: Intervista
A cura di Myriam Ruberto e Giuseppe Gargano
Dati aggiornati a Gennaio 2022
L'ex cava Cisco era un sito soggetto a degrado ambientale, dovuto
all'attività estrattiva protratta fino agli anni '60 e al successivo utilizzo
come discarica abusiva. Ciò causava impatti ambientali negativi sull'intera
area circostante, perimetrata all'interno di zone protette di inestimabile
valore ecologico. Il Consorzio di Bonifica Montana del Gargano ha riqualificato
il sito dell'ex cava, ricorrendo a soluzioni basate sulla natura capaci di fornire
molteplici benefici. Nell'ambito del progetto sono state utilizzate tecniche di
ingegneria naturalistica per il consolidamento del terreno della zona soggetta
a erosione; oltre a questa specifica finalità, le opere dell'ingegneria
naturalistica, ricorrendo a piante o parti di esse in abbinamento con inerti
non cementizi (terra, legname ecc.), hanno offerto ulteriori benefici.
Innanzitutto, l'intervento ha eliminato i fattori di discontinuità del sito
rispetto all'area circostante, ripristinandone l'armonia paesaggistica. Il
miglioramento dello stato ambientale del sito è testimoniato dalla presenza di
nuove specie avifaunistiche e dalla riattivazione, a seguito dell'intervento,
di una piccola sorgente. Il progetto ha anche previsto la realizzazione di
un'area attrezzata a disposizione per i numerosi turisti ed escursionisti che
transitano dal sito e la possibilità di quest'ultimo di essere utilizzato anche
a scopi didattici come esempio dimostrativo delle tecniche di ingegneria
naturalistica, nell'ambito di cantieri didattici organizzati per la formazione
di studenti universitari.