Il Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale, il più piccolo della Regione Emilia-Romagna, insiste su un territorio in parte pianeggiante e in parte collinare-montano che si caratterizza per un'agricoltura di alta qualità e redditività rispetto alla media regionale ed è prevalentemente dedicato, anche nella parte collinare, alla frutticoltura. Questo assetto oggi è minacciato dalla piovosità sempre più scarsa. Oltre alla progettazione e realizzazione di opere consortili, il Consorzio è da sempre impegnato nel supporto alle aziende agricole del territorio per la progettazione di opere candidabili all'assegnazione dei finanziamenti del Piano Regionale di Sviluppo Rurale regionale, oltre che nella loro successiva realizzazione e gestione. Grazie alle risorse messe a disposizione dalle Regioni Emilia-Romagna e Toscana tramite il PSR regionale 2007-2013 e 2014-2020 e alle competenze e al know-how presenti al suo interno, il Consorzio ha promosso e realizzato in questi anni numerosi progetti a sostegno della popolazione e delle attività rurali.
Il Consorzio si estende per circa 200.000 ettari su di un'area che insiste sulle regioni Emilia-Romagna e Toscana per la più parte montano collinare (62%) e in misura inferiore pianeggiante (38%).
Ha sede principale a Lugo in provincia di Ravenna e si occupa di bonifica idraulica di pianura e montana, di irrigazione e di progettazione, esecuzione e direzione lavori attività, queste ultime,
che vengono svolte internamente con impiego di personale e mezzi propri.
Nel 2018 con un finanziamento complessivo di 16 milioni di euro da parte del Ministero delle Politiche Agricole alimentari e forestali di oltre 14 milioni di euro dei fondi della Legge di bilancio
2017 e una restante parte dell'importo messo a disposizione dalle aziende agricole beneficiarie finali dell'intervento, il Consorzio ha definito un progetto finalizzato all'attuazione di un
impianto irriguo. Questo è costituito da circa 900.000 m3 di invasi e da una rete distributiva in pressione di circa 50 Km che interconnette alla rete consortile gli invasi di 6 consorzi irrigui
privati esistenti e che servirà nuove aree irrigue. Gli invasi consentono di stabilizzare e assicurare l'accesso alla risorsa idrica anche nelle annate particolarmente siccitose e di aumentare
la sensibilità dei portatori di interesse verso un corretto e metodico utilizzo della risorsa acqua. Nei Consorzi di scopo costituiti per l'accesso ai finanziamenti, infatti, la gestione
delle opere è direttamente in capo alle aziende agricole aderenti.
Il progetto sarà integrato, con un investimento appena concluso di 1,2 milioni di euro del PSR regionale dell'Emilia-Romagna, per l'installazione di 6 impianti fotovoltaici galleggianti
con una potenza complessiva di 520 kW che permetteranno l'abbattimento di circa il 35-40% dei costi di gestione. I bilanci di gestione di quest'ultimi sono infatti costituiti
per circa il 70% proprio dalla spesa per l'energia elettrica utilizzata per il sollevamento dell'acqua.
Il progetto si pone in continuità e integrazione con altri interventi realizzati nel corso degli ultimi 20 anni nell'area di intervento da aziende agricole per far fronte alle crescenti criticità quali l'aumento della siccità e degli eventi climatici avversi. I nuovi invasi realizzati con il progetto, infatti, alimenteranno in parte le nuove reti distributive che verranno realizzate nella zona pedecollinare del Consorzio e in parte, serviranno a integrare la disponibilità di acqua degli invasi già esistenti sul territorio, interconnettendoli alla rete consortile, realizzati negli scorsi anni da aziende agricole aggregate in consorzi di scopo attraverso i finanziamenti dei PSR regionali. Supportate dal know-how e alle competenze del Consorzio, le aziende agricole che vi aderiscono, lavorano assieme per la realizzazione di progetti comuni grazie anche all'intercettazione di importanti finanziamenti pubblici. In questo contesto, il ruolo del Consorzio di Bonifica è fondamentale per la gestione dei progetti comuni sia dal punto di vista tecnico e realizzativo, sia dal punto gestionale-amministrativo anche nelle successive fasi di esercizio delle opere.
2.006 km2 Comprensorio
963 km Rete canali
482 km Canali di scolo
481 km Canali promiscui (scolo e irrigazione)
578 km Condotte tubate irrigue
20 Impianti idrovori
3 Casse d'espansione
31 Impianti irrigui
Opere di regimazione
>1.000 nel distretto di pianura
>5.000 nel distretto montano
900.000 m3 invasi
50 km di estensione della rete distributiva in pressione
6 Consorzi irrigui interconnessi
Fonte: Intervista
A cura di Marianna Ferrigno, Milena Verrascina, Mihaela Ilie
Dati aggiornati a Marzo 2022
Il progetto (co-finanziato per 14 milioni di euro dal Ministero
delle Politiche Agricole alimentari e forestali) è finalizzato alla
realizzazione di invasi collinari per un totale di circa 900.000 m3
e da una rete distributiva in pressione di circa 50 Km, che si collega alla rete consortile esistente e
che servirà nuove aree irrigue. Gli invasi consentono di stabilizzare e
assicurare l'accesso alla risorsa idrica anche nelle annate particolarmente
siccitose, in un'area caratterizzata dalla presenza di vigneti, albicocco,
susino e, più e ridosso dell'asse via Emilia, kiwi.
Il progetto si pone in continuità e ad integrazione degli
altri investimenti realizzati nell'area di intervento nel corso degli ultimi 20
anni da aziende agricole riunite in consorzi di scopo attraverso i co-finanziamenti
dei PSR regionali, seppure supportate dall'expertise del Consorzio di bonifica
della Romagna Occidentale, per far fronte alle crescenti criticità quali l'aumento
della siccità e degli eventi climatici avversi.
I nuovi invasi realizzati con il progetto, infatti, alimenteranno
in parte le nuove reti distributive che verranno realizzate nella zona
pedemontana del Consorzio, e in parte serviranno a integrare la disponibilità
di acqua degli invasi già esistenti sul territorio, interconnettendoli alla
rete consortile.
L'assetto attuale del territorio gestito dal Consorzio è
il frutto delle opportunità offerte dal PSR e dell'impegno costante del
Consorzio che da circa una ventina di anni lavora fornendo supporto di tipo
tecnico e amministrativo per costruire le condizioni che permettono alle
aziende di aggregarsi e accedere ai finanziamenti pubblici.