Accordo Consiglio-Parlamento raggiunto nelle scorse settimane: 2,4 mld arriveranno nel corso del 2021, 5,6 l'anno successivo.
Consiglio e Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo che garantirà la disponibilità, già dal 2021, delle risorse per lo sviluppo rurale previste dal Fondo per la ripresa UE a partire dal 2023. L'intesa prevede l'arrivo di 2,4 mld di euro nel 2021 e 5,6 mld nel 2022, anticipando di fatto tutte le risorse aggiuntive destinate alle aree rurali dagli strumenti di sostegno straordinari, mentre la Commissione aveva proposto una distribuzione tra il 2022 e il 2024. L'accordo, che dovrà poi essere formalizzato nelle rispettive sedi, prevede ulteriori vincoli finanziari, vale a dire che il 37% delle risorse siano destinate a biologico, ambiente, contrasto al cambiamento climatico e benessere animale; il 55% dei fondi dovranno inoltre sostenere i giovani agricoltori e gli investimenti in grado di contribuire a rendere il settore più resiliente, sostenibile e digitalizzato.
Aspetto importante da tenere presente è che la quota di fondi aggiuntivi che ogni Stato membro dovrà spendere in pratiche che generino benefici ambientali non dovrà essere inferiore a quella attualmente prevista per questa finalità nello sviluppo rurale.
Tuttavia sarà possibile derogare al vincolo di destinazione del 55% per gli investimenti se necessario per raggiungere la percentuale minima prevista del 37% da destinare ad interventi agro-climatico ambientali.
Il finanziamento delle misure che utilizzeranno i fondi aggiuntivi del Next Generation potrà essere fino al 100%; di conseguenza gli Stati membri potranno essere liberi di programmare o meno il cofinanziamento nazionale relativo ai fondi aggiuntivi stabilendo in questo caso una percentuale inferiore.
(continua)
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