Giba è un Comune italiano di 2.003 abitanti nella zona sud-occidentale dell'isola, nell'antica subregione storica del Sulcis. Il comune dista circa 70 km da Cagliari e pochi chilometri dalle spiagge del basso Sulcis di Porto Pino o della costa di Teulada. Malgrado la sua vicinanza a rinomate zone balneari, l'economia si basa sulla pastorizia e l'agricoltura.
Come la maggior parte del territorio interessato dalla Strategia di Sviluppo Locale Leader del Gal Sulcis Iglesiente-Capoterra e Campidano di Cagliari, finanziata attraverso i PSR della Regione Sardegna, la situazione del mercato del lavoro risulta uno dei fattori di criticità. La causa trova le sue origini nel fallimento dell'industria mineraria degli anni '80 e, in tempi più recenti, di quella metallurgica a cui si aggiunge la congiuntura economica che ha investito il nostro paese determinando una drastica riduzione della spesa pubblica per investimenti dei piccoli comuni italiani. Le ripercussioni di questa situazione, oltre alla mancanza di occasioni di occupazione, sono state la progressiva disgregazione del tessuto sociale e il graduale depauperamento delle risorse ambientali conseguente all'esodo della popolazione.
Per contrastare questo fenomeno, il Gal ha avviato, fin dalla programmazione 2007-2013, una serie di progetti integrati diretti a favorire l'inclusione sociale e lavorativa e formativi per promuovere il lavoro autonomo e l'imprenditorialità e creare occupazione negli ambiti della Green & Blue Economy. Una di queste iniziative è "Agrisociale" (http://www.galsulcisiglesiente.it/progetti/agrisociale), un percorso partecipativo diretto alla creazione di una rete di soggetti e alla promozione dell'agricoltura sociale. Nel corso della sua attuazione è stato avviato il progetto "SerenaMente" con il quale si è costituita una rete di imprese (3 cooperative sociali e 4 aziende agricole). Questa, una volta terminato il finanziamento, con risorse proprie e in parte di alcune amministrazioni pubbliche locali ha attivato, nel comune di Giba, il progetto di agricoltura sociale "St'orto".
"St'orto" è stato ideato alla fine del 2016 e avviato operativamente a dicembre 2018. È un orto sociale avviato su un terreno incolto di circa 2.500 metri quadri messo gratuitamente a disposizione del progetto da un abitante di Giba in accordo con il Comune. Un gruppo di giovani e agricoltori professionisti hanno preparato il terreno, realizzato un impianto di irrigazione, montato una piccola casetta per il ricovero degli attrezzi, seminato e raccolto gli ortaggi invernali ed estivi senza utilizzare pesticidi né altre sostanze chimiche, nel massimo rispetto per l'ambiente e per le persone che coltivano e mangiano gli ortaggi.
Il progetto, promosso dalla fondazione "I percorsi di nessuno" del Gal, è finanziato dal Comune di Giba e realizzato da un'equipe di assistenti sociali del Comune, esperti della cooperativa sociale il Delfino, tecnici della Fondazione Gal e da una azienda Agricola del territorio. Attualmente sono coinvolti 40 giovani residenti a Giba e Teulada e si sta lavorando per coinvolgere utenti residenti anche in altri Comuni del Sulcis.
Antonio, David, Franco, Angelo, Valentina, sono alcuni dei protagonisti di St'orto: ognuno porta con sé la propria esperienza e il proprio vissuto, tutti accomunati dalla voglia di imparare, insegnare, condividere, esprimersi e fare affidamento sui propri mezzi e sull'aiuto reciproco. L'orto è in piena attività e i prodotti sono offerti agli abitanti locali che in cambio contribuiscono all'acquisto di materiali e attrezzature utili. Gli utenti lavoratori e i fruitori stanno cercando di organizzare un gruppo di acquisto e avviare la vendita dei prodotti. Nello stesso tempo il Comune, con il supporto del Gal e il coinvolgimento di altri Comuni limitrofi, sta avviando una ricognizione per favorire il recupero di altri terreni abbandonati.
St'orto è molto più di un semplice orto: è nato dalla convinzione che l'agricoltura può favorire l'inclusione sociale dando nuove opportunità,
fuori dalle logiche dell'assistenzialismo, a persone che nel proprio percorso di vita hanno incontrato delle difficoltà. St'orto nasce dalla convinzione
che si possa passare da un modello di welfare tradizionale, basato sui trasferimenti di denaro alle fasce più deboli, a un
welfare generativo capace di favorire l'integrazione delle persone con disabilità e in difficoltà economica e sociale,
la coesione e l'identità locale, un uso consapevole delle risorse territoriali. Un nuovo modello di welfare che
ha trovato una possibilità attivando la principale risorse del territorio: l'agricoltura.
Il nome "St'orto" vuole ricordarci come i percorsi di vita dei protagonisti non sono sempre semplici e lineari e con il suo slogan "coltiviamo
diritti" intende affermare l'importanza e la necessità che le opportunità e i diritti siano estesi a tutti.
Il punto forza delle politiche basate sull'approccio bottom up come il Leader sostenuto dal PSR, è nella capacità di rendere sostenibili nel tempo le politiche di sviluppo locale.
St'Orto è il risultato di un percorso duraturo attuato nel territorio, che parte dal 2011 e ha costruito sul territorio capitale umano.St'Orto al momento coinvolge 40 persone, in particolare percettori dei redditi di inclusione (REI), sofferenti psichici, persone con disabilità fisica che accedono attraverso la legge 162. Le persone coinvolte lavorano attivamente e riescono a vedere i frutti del proprio lavoro. St'Orto ha permesso di ottenere risultati immateriali molto importanti, come l'integrazione tra i diversi utenti, ma senza dubbio i risultati più importanti sono: il riscatto, l'affermazione di sé e l'autodeterminazione degli utenti, che dopo anni ai margini della società riscoprono il piacere e la soddisfazione di lavorare e di essere artefici di un futuro costruttivo.
St'orto è un progetto di agricoltura
sociale avviato nel 2016 nel comune di Giba. In un terreno incolto di circa
2.500 metri quadri, ormai ridotto a discarica, ragazzi e ragazze, insieme ad
agricoltori professionisti, hanno preparato il terreno, realizzato un impianto
di irrigazione, montato una piccola casetta per il ricovero degli attrezzi,
seminato e raccolto i prodotti ottenuti senza pesticidi né altre sostanze
chimiche, nel massimo rispetto per l'ambiente e per le persone.
Il progetto, finanziato dal Comune di Giba, è promosso dalla Fondazione
"I percorsi di nessuno" del Gal Sulcis Iglesiente Capoterra e
Campidano di Cagliari e prosegue l'azione tracciata da altri progetti
realizzati nel territorio grazie alle Strategie di Sviluppo Locale Leader
finanziate nei PSR della Regione Sardegna. Alla sua realizzazione partecipano:
assistenti sociali del Comune, esperti della cooperativa sociale il Delfino,
tecnici della Fondazione Gal e da una azienda Agricola del territorio.
Attualmente sono coinvolti 40 giovani residenti a Giba e Teulada e si sta
lavorando per coinvolgere utenti residenti anche in altri Comuni del Sulcis.
Il progetto si rivolge non solo alle fasce più deboli del
territorio ma a tutta la popolazione che a seguito del fallimento
dell'industria mineraria e metallurgica nonché della crisi economica che ha
investito il paese soffre la carenza di occupazione, la progressiva
disgregazione del tessuto sociale e il graduale depauperamento delle risorse ambientali
conseguente l'esodo della popolazione stessa.
St'orto nasce dalla convinzione
che si possa passare da un modello di welfare tradizionale basato sui
trasferimenti di denaro alle fasce più deboli, a un welfare generativo capace
di favorire sia l'integrazione delle persone con disabilità e in difficoltà
economica e sociale sia la coesione e l'identità locale tramite l'uso
consapevole delle risorse territoriali attraverso l'attività agricola.
Il nome "St'orto", infine, vuole ricordarci come i percorsi
di vita dei soggetti coinvolti non siano sempre stati semplici e lineari e con
il suo slogan "coltiviamo diritti" intende affermare l'importanza e la
necessità che le opportunità e i diritti siano estesi a tutti.
A cura di Raffaella di Napoli
Agosto 2019