Promuovere la sostenibilità per migliorare la qualità della vita e rafforzare il senso di appartenenza ai territori di montagna
A Nord della provincia di Belluno, all'estremità nordorientale della regione Veneto, si estende l'area in cui opera dal 1995 il Gal Alto Bellunese definendo e realizzando progetti di sviluppo locale sulla base dell'approccio partecipativo e bottom up promosso dal Leader, finanziato dal FEASR nell'ambito del Piano di Sviluppo Rurale Veneto.
La superficie di intervento include 40 comuni montani caratterizzati da peculiarità ambientali e paesaggistiche di pregio e da difficoltà comuni riconducibili agli aspetti tipici dei territori montani che condizionano la forma e la funzionalità della rete insediativa che concorre a definire la qualità della vita delle popolazioni locali. Dal punto di vista sociale le principali criticità sono rappresentate dallo spopolamento, dall'invecchiamento della popolazione, da un livello di istruzione inferiore rispetto alla media europea. Si registra, invece, una bassa incidenza del fenomeno della disoccupazione.
Con lo scopo di superare di favorire lo sviluppo dell'area, il Gal ha da sempre creduto e investito nello strumento della cooperazione interterritoriale e transfrontaliera ritenendo il confronto e lo scambio di esperienze su tematiche o problematiche di interesse comune con altre realtà capaci di favorire nuove conoscenze, competenze e prassi e di stimolare lo sviluppo delle potenzialità locali.
L'opportunità di cooperare con altre realtà è stata colta dal Gal non solo nell'ambito dell'approccio Leader finanziato dal FEASR ma anche nell'ambito di altri programmi
come nel caso della strategia CLLD* "Dolomiti Live" finanziata da Interreg V Italia -Austria. Il CLLD, come il Leader, è un approccio bottom-up che
può contare sul finanziamento plurifondo, ovvero sulla possibilità di poter utilizzare contemporaneamente, per la realizzazione degli interventi, i fondi comunitari.
La strategia del CLLD "Dolomiti Live", approvata nel 2016, è stata definita nel corso di un lungo confronto tra il Gal Alto Bellunese e il Gal RMO di Lienz (Austria), quest'ultimo
Lead Partner di progetto, e la Comunità Comprensoriale Valle Pusteria. Il tema centrale della strategia è la qualità della vita del territorio delle tre regioni di confine con l'obiettivo di
migliorarne le condizioni investendo nel potenziale economico, nella valorizzazione delle risorse naturali e culturali presenti e nello sviluppo di un'identità sociale comune in un'ottica
di crescita innovativa, sostenibile e inclusiva dei territori.
Il progetto "Costruiamo insieme un'economia più giusta e sostenibile. Un confronto transfrontaliero sul Commercio equo e solidale e altre esperienze" rientra tra i piccoli progetti
(così definito per l'entità finanziaria non superiore ai 50.000 euro) finanziati nell'ambito della strategia "Dolomiti Live" e avviato con lo scopo di promuovere
sul territorio una riflessione etica sul tema dell'economia e della sostenibilità ecologica e innescare comportamenti più consapevoli da parte della popolazione e delle imprese.
Il progetto è stato attuato da un partenariato costituito dalla Cooperativa sociale Samarcanda Onlus (Belluno), dalla Cooperativa Sociale Weltladen Twigga di Brunico (Bolzano) e dal Gal
RMO di Lienz (capofila di progetto) che ha demandato la fase operativa del progetto alla Bottega del Mondo di Lienz (Weltlanden Lienz).
La collaborazione tra queste realtà è consolidata in quanto risale alla programmazione Interreg-Rat 2007-2013 nell'ambito della quale è stato realizzato un progetto sul tema del Fair
Trade, incentrato quindi sul tema del commercio equo e solidale.
Rispetto alla precedente iniziativa, il progetto dell'edizione "Dolomiti Live" si configura in continuità ma con aspetti nuovi e più articolati nei suoi obiettivi, sia per
quanto riguarda gli aspetti meramente operativi sia in quelli di cooperazione dei territori interessati. Nasce infatti dalla volontà del partenariato, l'esigenza di approfondire
e diffondere il tema dello sviluppo sostenibile, inteso nella sua dimensione più ampia che va da quella ambientale a quella sociale, culturale ed economica,
attraverso il confronto transfrontaliero. Le attività del progetto si sono concentrate nella divulgazione e l'educazione sui temi della sostenibilità rivolte al
territorio e ai suoi produttori ma soprattutto alle scuole e ai giovani allo scopo di aumentare l'attenzione nei confronti di un'economia alternativa
rispettosa del territorio e dell'uomo favorendo la creazione e/o il consolidamento di rapporti e reti territoriali e transfrontalieri capaci di agire in maniera integrata e sinergica.
Il progetto "Costruiamo insieme un'economia più giusta e sostenibile. Un confronto transfrontaliero sul Commercio equo e solidale e altre esperienze" è stato realizzato secondo l'approccio bottom up e con modalità attuative proprie dell'approccio Leader coinvolgendo nella sua implementazione gli attori locali e favorendo quindi l'avvio, e in alcuni casi il consolidamento, di reti a livello locale e transfrontaliero che costituiscono uno starter all'introduzione di innovazioni organizzative a favore di imprese e territori.
La scelta di operare attraverso confronti educativi e divulgativi a livello "locale" su tematiche che assumono sempre più importanza e impatto di portata
"globale", nasce dalla consapevolezza della capacità di far superare quell'isolamento a cui le aree transfrontaliere sono soggette e dare concretezza al modello
di "integrazione europea" che altrimenti sarebbe da circoscrivere alla sola integrazione economica e monetaria.
Il progetto, dedicato prioritariamente alle giovani generazioni, ha puntato a divulgare quelli che possono essere definiti "sani principi dello sviluppo sostenibile"
attraverso l'interscambio avvenuto su livelli diversi, da quello culturale a quello delle esperienze positive esistenti nei territori.
Ciò ha permesso in primo luogo di sviluppare e consolidare una rete delle scuole periferiche di montagna, coinvolgendo quindi quelle al di fuori dei centri più grandi, la cui attività ha permesso di rafforzare nei ragazzi coinvolti nelle attività non solo della conoscenza delle potenzialità ambientali ed economiche del loro territorio ma anche che esistono possibili e concrete alternative di sviluppo ai modelli economici classici spesso sostenuti da processi di sfruttamento ambientale e sociale.
Il coinvolgimento nella realizzazione delle attività previste dal progetto delle associazioni, degli enti e delle piccole realtà produttive locali ha consentito di promuovere
la nascita di una rete di attori in cui lo scambio di esperienze e informazioni ha invece favorito la crescita della conoscenza e la nascita di nuove alleanze a livello locale
e transfrontaliero strumentali per l'avvio di nuove iniziative e attività.
Infine, l'azione di cooperazione ha permesso ai partner di progetto di rafforzare la loro alleanza avviata da tempo per la realizzazione di attività dirette a promuovere
la diffusione e lo sviluppo di una economia alternativa attenta ai temi della sostenibilità ambientale, economica e sociale.
Il
territorio transfrontaliero rappresenta da sempre un passaggio tra realtà
etniche e culturali in cui il confine non è più una linea che divide e separa,
ma una "cerniera" che unisce e apre alla comunicazione, alla conoscenza e alla cooperazione;
su questa idea si è sviluppata nel corso degli anni la collaborazione tra le aree
confinanti dell'Alto Bellunese, dell'Alta Pusteria e del distretto dell'Osttirol.
È nata così la piccola "euroregione" divenuta il laboratorio per la strategia "CLLD
Dolomiti Live", finanziato nell'ambito dell'Interreg V Italia-Austria,
presentata dal Gal Alto Bellunese, dalla Comunità Comprensoriale Valle Pusteria
e dal Gal RMO di Lienz
"Costruiamo
insieme un'economia più giusta e sostenibile. Un confronto transfrontaliero sul
Commercio equo e solidale e altre esperienze", è un progetto transfrontaliero nell'ambito
della suddetta strategia ed è realizzato da un partenariato Italo-Austriaco,
costituito dalla Cooperativa sociale Samarcanda Onlus (Belluno), la Cooperativa
Sociale Weltladen Twigga di Brunico (Bolzano) e dal Gal RMO di Lienz (Austria,
Lead Partner di progetto), il quale ha demandato la fase operativa alla Bottega
del Mondo di Lienz (Weltlanden Lienz).
Il
progetto vuole approfondire il confronto transfrontaliero sul tema dello
sviluppo sostenibile allargando il dialogo dalle grandi questioni che
riguardano le sfide mondiali più legate all'ambito del Fair Trade, a quelle
delle comunità locali attraverso le diverse esperienze territoriali che
promuovono lo sviluppo sostenibile nelle aree montane. L'idea di fondo è promuovere
una nuova cultura capace di indirizzare le rispettive comunità locali, e in
particolare le nuove generazioni, a scelte consapevoli ed etiche nei consumi e
negli stili di vita, attraverso azioni di scambio tra studenti per favorire, oltre
allo scambio linguistico e culturale, la conoscenza delle potenzialità del
proprio territorio e delle esperienze fair-trade austriache e italiane, offrire
occasioni di confronto ai membri delle diverse organizzazioni e ai cittadini
che vivono questi territori e incoraggiare attraverso queste iniziative, la
cittadinanza attiva e l'inclusione sociale.
Fonte: Intervista
A cura di Barbara Zanetti e Antonio Papaleo
Dati aggiornati a novembre 2019