Dal 1997 il Gal Prealpi e Dolomiti opera nell'area meridionale della Provincia di Belluno definendo e realizzando progetti di sviluppo locale sulla base dell'approccio partecipativo e bottom up promosso dal Leader e finanziato dal FEASR nell'ambito del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Veneto. Il territorio, interamente montano, si contraddistingue per la presenza di tre sistemi fisici: un'area di fondovalle, un'area intermedia di mezza montagna, un'area di montagna di pregio naturalistico. Ognuno di essi è contraddistinto da una complessiva omogeneità sotto il profilo fisico-geografico e storico-culturale nonché per le dinamiche economiche e sociali.
La strategia del Programma di Sviluppo Locale del Gal Prealpi e Dolomiti per il periodo 2014 -2020 ha previsto l'utilizzo di una nuova modalità di attuazione della strategia, i
cosiddetti Progetti Chiave. Si tratta di uno strumento nuovo che la Regione Veneto ha ideato per concentrare gli interventi e le risorse per favorire, in virtù di un obiettivo comune,
l'innovazione, l'integrazione e la multisettorialità attraverso l'approccio Leader. I progetti Chiave previsti sono quattro e corrispondono ad aree geografiche ben precise
ognuna delle quali con un suo diverso sistema socioeconomico: "Dal lago a lago lungo il Piave", "La montagna di mezzo", "Turismo sostenibile nelle Dolomiti
UNESCO" e "Sviluppo integrato e aggregato del sistema turistico nelle Prealpi e Dolomiti". Quest'ultimo Progetto Chiave è trasversale a gli altri tre ed è finalizzato
a mettere a sistema le azioni realizzate con gli altri progetti attraverso la promozione unitaria e integrata dei territori del Gal cercando di darne un'immagine univoca.
Nell'ambito del Progetto Chiave "La montagna di mezzo" il Gal ha attuato dei percorsi formativi e informativi per cercare di garantire l'animazione del territorio nei
confronti dei potenziali beneficiari dei bandi con il fine ben preciso di aumentare e migliorare la qualità progettuale degli interventi proposti. Il Gal ha quindi attivato dei percorsi
laboratoriali per dare la possibilità alle imprese interessate a partecipare ai bandi di apprendere nozioni specifiche in grado di far fronte ai fabbisogni e alle criticità individuate
all'interno del PSL.
Uno dei temi affrontati nel corso dei laboratori è stato "l'approccio di rete". A riguardo sono state fornite indicazioni funzionali alla creazione di reti tra imprenditori
e tra pubblico - privato al fine di rendere maggiormente efficaci, sul territorio, le opportunità offerte dal Gal tramite il Leader.
È grazie alla partecipazione a questi percorsi laboratoriali che Alessandra Magnagnin, titolare del rifugio Pranolz, ha potuto sfruttare al meglio le occasioni offerte dai finanziamenti
FEASR e realizzare quello che per lei rappresentava un "sogno": abbandonare il posto di lavoro fisso e dedicarsi a tempo pieno all'attività di famiglia presso il Rifugio
Pranolz. Nel corso dei laboratori ha appreso informazioni utili alla definizione del suo progetto aziendale e ha promosso la costituzione di un network tra le imprese del territorio
finalizzato a promuovere un'offerta turistica integrata e sostenibile.
È infatti proprio in sede di queste esperienze Leader che si è costituito il network "Rete di imprese Valbelluna Green Net". Si tratta di un network di 20 imprese che si è
posto l'obiettivo di sviluppare un vero e proprio "eco-sistema" turistico in grado di intercettare i bisogni di un turista interessato a una vacanza attiva legata alla
conoscenza del territorio. Obiettivo della rete è infatti promuovere un'accoglienza eco-sostenibile "100% nature", basata su una mobilità lenta e sui principi del
turismo esperienziale e responsabile.
Il network si è successivamente consolidato con la partecipazione ad un bando regionale POR FESR 2014-2020 finalizzato allo sviluppo e al consolidamento di Reti di imprese e/o club
di prodotto, dando vita al progetto "Valbelluna 100% Nature", attraverso il quale è stato strutturato un percorso che ha consentito al network di organizzarsi come "club di
prodotto" e dotarsi di una "carta dei servizi" funzionale a garantire l'omogeneità e la qualità degli specifici prodotti e servizi offerti nell'ambito
del turismo sostenibile.
L'agire di rete, nell'ambito dello sviluppo del turismo sostenibile, costituisce una delle priorità definite dal Gal sul territorio delle Prealpi bellunesi.
Per questo motivo, al di là degli interventi realizzati da Alessandra Magagnin per ristrutturare il Rifugio Pranolz, la nascita del network rappresenta uno degli elementi
che maggiormente valorizzano il suo impegno sul territorio.
Esso rappresenta quindi un valore aggiunto dell'attività di animazione svolta dal Gal sulla base dell'approccio bottom up proprio del Leader.
L'azione Leader ha giocato un ruolo fondamentale anche per aver stimolato il network a ricorrere a fondi POR FESR per focalizzare al meglio la sua azione sul territorio
diversificando l'offerta turistica rispetto alle altre aree regionali in un'area intermedia come quella della Valbelluna compresa tra la pianura/collina e la montagna,
considerata spesso un'area di passaggio tra un turismo di alta quota, legato alle attività sciistiche, e quello della parte bassa legata all'offerta enogastronomica.
Il network costituisce un'occasione di sviluppo per il territorio, poiché permette alle singole imprese di dare continuità, in maniera integrata e diffusa, alla promozione turistica dell'area della Valbelluna attraverso una "nuova" destinazione turistica incentrata su valori e servizi offerti a stretto legame con l'ambiente. Esso, infatti, è configurabile come un "sistema" di accoglienza integrato per l'offerta di beni e servizi eco-sostenibili e attento all'ambiente, attraverso un'attività comune nella promozione e commercializzazione del prodotto turistico con lo scopo di valorizzare il territorio pedemontano della Valbelluna.
L'area
meridionale di "mezza montagna" della provincia di Belluno è caratterizzata dalla
presenza del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, dichiarato nel 2009 Sito
Unesco, che costituisce un patrimonio ambientale di grande pregio a cui si
affiancano quello storico culturale e architettonico. Nonostante la presenza di
questi elementi, strumentali per lo sviluppo del settore turistico, l'area è
caratterizzata dal fenomeno dell'esodo della popolazione e delle attività
produttive verso il fondo valle che contribuiscono a definire una situazione di
degrado paesaggistico e ambientale.
È in
quest'area che dal 1997 opera il Gal Prealpi e Dolomiti definendo e realizzando,
attraverso il metodo partecipativo proprio del Leader, interventi di sviluppo
locale in un'ottica di sostenibilità e promuovendo elementi innovativi per il
contesto locale e l'attività di creazione di reti.
Tra i
progetti finanziati dal Gal nell'ambito della programmazione 2014-2020, vi è
quello che ha interessato il Rifugio Pranolz, una struttura ricettiva che da
oltre 50 anni rappresenta un punto di riferimento delle Prealpi bellunesi. Interessata
ad accedere ai fondi messi a disposizione per la "Creazione e sviluppo di
attività extra-agricole nelle aree rurali" (misura 6.4.2), Alessandra Magagnin,
titolare del Rifugio, ha partecipato ad alcuni cicli di laboratori formativi e
informativi che il Gal Prealpi e Dolomiti ha realizzato sul territorio per
sensibilizzare e promuovere la partecipazione dei potenziali beneficiari ai
bandi Leader.
In questo
contesto è maturata su impulso di Alessandra l'idea di promuovere, assieme ad
altri imprenditori locali partecipanti ai laboratori, la costituzione sul
territorio della "Rete di imprese Valbelluna Green Net". Si tratta di un network di 20 imprese di piccole e medie dimensioni come agriturismi, aziende agricole,
strutture ricettive, agenzie di viaggi, ecc. e che opera nell'area
della Valbelluna, in maniera diffusa e integrata, per l'offerta di beni e
servizi turistici ecosostenibili e attenti all'ambiente.
Fonte: Intervista
A cura di Antonio Papaleo
Dati aggiornati a ottobre 2019