"L'agricoltura può essere sostenibile anche nella componente sociale"
Pecetto Torinese è un comune italiano di circa 4.000 abitanti della città metropolitana di Torino, celebre per la produzione delle ciliegie che hanno trovato sulle colline di Pecetto Torinese l'ambiente pedo-climatico favorevole alla loro produzione. La Ciliegia di Pecetto è stata riconosciuta Prodotto Agroalimentare Tradizionale (PAT) e incluso nel Paniere dei Prodotti Tipici della Provincia di Torino.
La cooperativa agricola Agricoopecetto è composta di 27 soci, é amministrata dai fondatori Elena, Renato ed Emanuele ed è stata costituita nel 2010 a Pecetto Torinese (TO) con l'idea
di creare un punto vendita diretto e un moderno laboratorio di trasformazione così da ampliare l'offerta di prodotti e servizi ai clienti e al territorio.
Oggi la cooperativa dispone di un punto vendita per la commercializzazione dei prodotti frutticoli e orticoli freschi dei soci e per i prodotti trasformati. La trasformazione dei prodotti
conferiti dai soci viene svolta in due laboratori: uno per la trasformazione in vaso (una vasta gamma di prodotti a base di Ciliegie di Pecetto - Prodotto Tipico locale e del Paniere della
Provincia di Torino, confetture, composte, sciroppate, nettari, passate di pomodoro, sughi, salse, antipasti, agrodolci e sott'aceto, fiori edibili ecc.) che lavora soprattutto in estate
e uno, più piccolo, per la lavorazione di ortaggi a foglia pronti all'uso come insalate, biete e spinaci in buste termosaldate e minestroni sotto vuoto, che lavora soprattutto di inverno.
Inoltre, il prodotto è venduto all'ingrosso rifornendo mense scolastiche, ristoranti, negozi e GAS ed è commercializzato con un marchio proprio: sull'etichetta è riportato che si tratta di
un "prodotto da agricoltura sociale".
La cooperativa si occupa anche della trasformazione alimentare anche per conto di terzi all'interno dei due laboratori: quello per la trasformazione di prodotto agricolo in vaso e quello per la
produzione di ortaggi in buste termosaldate e minestroni sottovuoto. La cooperativa ha la certificazione per la trasformazione del prodotto biologico.
Nel 2010 quando nasce la cooperativa agricola sono iniziate le prime esperienze di agricoltura sociale grazie a una prima sperimentazione di inclusione socio lavorativa di
un ragazzo disabile intellettivo e
psichiatrico grazie anche alla collaborazione e supporto di Coldiretti Torino. Poco dopo viene assunta una donna nigeriana uscita da un percorso di tratta e sono state attivate
alcune borse lavoro per ragazzi con disabilità intellettiva e sofferenza psichica. Negli anni successivi la cooperativa è stata coinvolta in progetti di inclusione di richiedenti
asilo (Nigeria, Mali, Etiopia, Costa d'Avorio e Senegal) sempre tramite borse lavoro. Sono circa 40 le persone che in questi nove anni sono passate in cooperativa, di queste
una decina hanno avuto dei periodi di assunzione temporanea in cooperativa e un paio sono stati assunti in altre aziende.
Attualmente l'azienda sta lavorando con un migrante giunto in Italia come minore non accompagnato e che ha avuto una prima esperienza formativa in campo agricolo presso una
parrocchia del Torinese ed ora ha una borsa lavoro presso la cooperativa; l'obbiettivo è l'inserimento lavorativo in azienda nei prossimi mesi.
La cooperativa ha avviato progetti di agricoltura sociale con l'obbiettivo di facilitare il reinserimento socio-lavorativo di persone con disabilità o svantaggiate (donne uscite da percorsi di violenza e tratta, persone uscite da percorsi di dipendenza, con grave sofferenza psichica, disabilità, rifugiati politici) e ciò ha permesso di raggiungere diverse finalità che riguardano il miglioramento psicofisico dei soggetti coinvolti, un alleggerimento per le famiglie, la contrazione della spesa per il servizio sanitario nazionale e un valore più etico della produzione agricola.
La cooperativa non ha partecipato alla Misura 16.9.1 - Agricoltura sociale perché non la ritiene adeguata alle proprie necessità: si tratta di una misura troppo complessa e di difficile gestione per un'azienda agricola.
Fonte: Intervista
A cura di Patrizia Borsotto
Dati aggiornati a aprile 2019
Agricoopecetto
è una cooperativa
agricola di conferimento localizzata a Pecetto Torinese, un comune collinare della
città metropolitana di Torino celebre per la produzione delle ciliegie, inserite sia nell'elenco
dei Prodotti Tipici locali (PAT)
che del Paniere della Provincia di Torino. I soci conferitori sono 27 e sono
presenti su tutto il territorio regionale: la produzione è diversificata e
comprende ortaggi, frutta, riso, uva, allevamento e piante officinali.
La cooperativa dispone di due laboratori per la
trasformazione, uno attivo soprattutto nel periodo estivo per le produzioni in
vaso e uno nel periodo invernale per le produzioni in buste termosaldate o sottovuoto.
Entrambi i laboratori lavorano anche in conto terzi e hanno attiva una linea
del biologico. La
commercializzazione dei prodotti freschi e trasformati avviene direttamente
presso un punto vendita aperto nella sede della cooperativa a Pecetto Torinese,
all'ingrosso, tramite GAS o in occasione di servizi catering.
Agricoopecetto
svolge pratiche di agricoltura sociale dal 2010 con
l'obbiettivo di facilitare il reinserimento socio-lavorativo di persone con
disabilità o svantaggiate (donne uscite da percorsi di violenza e tratta,
persone uscite da percorsi di dipendenza, con grave sofferenza psichica,
disabilità, rifugiati politici) che vengono impiegate sia nelle attività
agricole che in quelle di trasformazione e commercializzazione presso il punto
vendita. Sono una quarantina i migranti provenienti da Nigeria, Mali, Etiopia, Costa
d'Avorio e Senegal che sono stati
accolti fino ad oggi in cooperativa, di questi una decina ha avuto la
possibilità di prolungare l'esperienza della borsa lavoro con un contratto a
tempo determinato mentre un paio sono stati assunti in altre aziende agricole.