L'agricoltura nelle aree interne e montane deve essere in grado di rispondere a una crescente domanda di sostenibilità sul fronte ambientale e di qualità delle produzioni. Ciò chiama in causa il ruolo dell'innovazione come elemento cruciale per garantire la capacità del sistema di fronteggiare questa sfida. In queste aree si registra una difficoltà intrinseca ad attivare processi di trasferimento delle innovazioni a causa di: frammentazione produttiva, una generalizzata carenza sul fronte delle competenze tecniche e gestionali degli operatori lungo la filiera e di una resistenza radicata alla cooperazione. Le strategie fino ad oggi sviluppate prendono in considerazione la formazione tecnico-professionale per l'agricoltura finalizzata al rafforzamento e alla diffusione delle competenze tecniche e al miglioramento della capacità di accesso alle innovazioni da parte degli agricoltori, a sostegno di un modello di agricoltura calibrato rispetto alle condizioni agro-ecologiche e alle vocazioni specifiche dei diversi territori. In alcuni casi si pensa a un polo tecnico-professionale teso alla qualificazione dell'offerta di istruzione, altrove, a partire dai fabbisogni di riqualificazione professionale dei produttori, si stanno delineando interventi di tipo formativo e consulenziale come prerequisito all'azione sulle filiere. In ogni caso, l'esigenza è quella di adottare per il trasferimento di conoscenza, modelli a rete che siano flessibili, interattivi e adattabili ai territori. Questa sessione intende riflettere sugli elementi utili per rendere il disegno di questi interventi rispondente alle esigenze dei territori, sviluppando accordi di rete e protocolli di cooperazione tra gli enti di ricerca, il mondo produttivo, gli enti di formazione, anche professionale, e gli istituti scolastici.