Roma, 3 dicembre 2018 - CREA, Centro di ricerca Politiche e Bio-economia, Via Po, 14 - sala 69, I° Piano
La conoscenza della relazione tra evidenze storiche/archeologiche e vegetazione circostante (piante inselvatichite, semi, ecc.) consente da un lato il recupero di preziose testimonianze di biodiversità genetica, dall'altro la conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale.
Tale percorso, se attuato con un approccio multidisciplinare che coinvolga residenti, istituzioni culturali, attività economiche locali, contribuisce a rinsaldare il rapporto tra aree geografiche e popolazione locale, riconoscendogli una responsabilità individuale e collettiva nei confronti dell'eredità culturale dei territori.
Questo secondo appuntamento prosegue le attività per la creazione di una "Rete della Biodiversità antica" avviate con il primo incontro del 16 luglio di quest'anno.
L'iniziativa è finalizzata a creare una rete tra GAL italiani impegnati in attività per la valorizzazione delle testimonianze botaniche antiche (3.500 a.C. - 476 d.C.) e medievali (476 - 1492 d.C.) connesse con le evidenze storico-archeologiche caratteristiche nei territori rurali di riferimento.
Partendo da casi concreti, l'appuntamento sarà occasione per:
Per partecipare
all'incontro è necessario compilare e inviare entro il 25 novembre 2018 la scheda di adesione allegata.
Per informazioni: Manuela Scornaienghi - reteleader@crea.gov.it.