Con le vette più alte dell'Appennino Lucano, il territorio del Parco dell'Appennino Lucano- Val d'Agri-Lagonegrese rappresenta uno dei luoghi più evocativi della Regione Basilicata in termini di biodiversità naturale dove tra montagne, boschi e prati pascoli, l'agricoltura con il suo mosaico di varietà produttive testimonia una presenza antropica fortemente inserita nel paesaggio circostante.
Il Querceto, originariamente possedimento dell'antica famiglia romana dei Bruttii Praesentes, si identifica come azienda agricola intorno alla metà del secolo
scorso, quando gli ultimi coloni lasciano il vecchio casale seicentesco situato nel bosco sede del pascolo ovi-caprino, cedendo ad una gestione più strutturata. Il nuovo nucleo aziendale,
trasferito più a valle, oltre ad ospitare un allevamento diversificato in vacche da latte, maiali, ovi-caprini e avicoli, si arricchisce di coltivazioni turnate di foraggere, cereali e
leguminose arretrando il bosco ormai avanzato fino ai margini del fiume Molinara. Il frutteto e l'oliveto-vigneto, insediato sulle spoglie dell'antico oliveto di epoca romana,
conferiscono una dimensione organizzata che con la gestione di questa famiglia matrilineare si diversifica prima in agriturismo e successivamente in fattoria didattica e sociale. Un progetto
che si struttura sull'accurata ricerca del legame tra alimentazione, salute ed ambiente, avviato da Nancy con l'agricoltura biodinamica che introduce al suo arrivo, e il metodo
biologico, sostenuto e continuato poi dalla figlia Francesca, imprenditrice agricola e proprietaria del Querceto.
Sui trentacinque ettari di superficie, dei quali oltre quindici occupati da bosco, le coltivazioni si alternano ad elementi tipici della biodiversità, come siepi, filari misti, fontanili e
pozze costantemente manutenute e tutelate per favorire la flora e la fauna tipica del posto. Essere inserita in una area Parco rende l'azienda agricola particolarmente salvaguardata
dal punto di vista ambientale tanto da aggiungere ulteriore valore alla scelta dei numerosi turisti che la visitano per i propri soggiorni.
Tradizione ed innovazione, sostenuti da diversi progetti di ricerca sviluppati con Enti ed associazioni, sono caratteristiche peculiari dei prodotti certificati e dell'ospitalità che,
con i casali riqualificati con metodi di bioarchitettura, la cucina curata e attenta nell'uso di erbe e frutti selvatici, i percorsi natura valorizzati da una sentieristica compatibile
con le risorse naturali presenti, rende il Querceto un "luogo senza tempo" come ama definirlo Francesca, la titolare. Raccordare le esperienze condotte nel corso del tempo
ha consentito all'azienda di raccontarne la storia coniugando agricoltura e ambiente.
Diversificarsi, tutelando e salvaguardando le risorse naturali in termini di prodotti aziendali e di biodiversità naturale, ha rappresentato l'obiettivo dell'azienda agricola "
Il Querceto" sin dall'arrivo delle ultime due generazioni di imprenditrici e il suo punto di forza.
Prima l'agricoltura biodinamica, poi quella biologica, alimentate da una ricerca di metodi e modelli virtuosi e rispettosi della salute e dell'ambiente, hanno avviato un percorso lungo
il quale la conoscenza ha condotto verso il miglioramento della struttura agricola e aziendale, avvantaggiando le successive iniziative, di ospitalità e didattica. L'uso di tecniche
agronomiche compatibili con le varie nicchie ecologiche presenti, l'impiego di varietà tipiche della zona selezionate attraverso i progetti di ricerca, definiscono i contorni di un progetto
che sebbene in linea con gli obiettivi imprenditoriali non pone su un piano di minore attenzione la custodia del territorio.
L'ulteriore rafforzamento potrebbe derivare dall'accesso a forme di finanziamento che sosterrebbero le attività in itinere e pianificate volte alla riqualificazione delle strutture e
all'insediamento di aree come il bio-lago, attualmente in fase di realizzazione, capace di offrire una opportunità turistica di balneazione e nel contempo ristoro alla fauna e alla flora
oltre al valore paesaggistico tipico dell'area umida.
PSR 2014-20
Misura 11 - Agricoltura biologica
Fonte: Intervista / Regione Basilicata
A cura Teresa Lettieri
Dati aggiornati a settembre 2018
Il Querceto nasce da una passione tramandata che, a metà del secolo scorso, ha iniziato a declinare ricerca, tradizione e innovazione per consolidare una identità fortemente ancorata al passato e strategicamente proiettata alle nuove sfide. Che sia "un luogo senza tempo" non traspare solo dal racconto di Francesca Leggeri, imprenditrice agricola ed attuale proprietaria del fondo, antico possedimento di epoca romana, ma dalla struttura dell'azienda, dove ambiente e agricoltura sono concepiti e gestiti secondo l'equilibrio agro-ecologico che si rinviene nei posti poco antropizzati. L'attività agricola, infatti, condotta con pratiche biologiche e biodinamiche su una superficie di circa 15 ettari, in una successione di cereali, leguminose e foraggere, oltre a frutteti e ad un oliveto-vigneto, si alterna agli elementi della naturalità che migliorano e diversificano la flora e la fauna tipica del posto. Ci troviamo all'interno del Parco Nazionale dell'Appennino Lucano-Val d'Agri - Lagonegrese, nella Zona Speciale di Conservazione "Madonna di Viggiano" dove ricade un corpo aziendale e nell'Important Birds Areas (IBA) "Monte Volturino" sede del secondo corpo di cui si compone il complesso produttivo. La ricerca sul cibo e la connessione tra alimentazione salute e ambiente, avviata prima con l'introduzione dell'agricoltura biodinamica e successivamente con la biologica, ha rappresentato il filo conduttore di un percorso che, di recente, in collaborazione con enti ed associazioni, ha sperimentato il recupero di antiche varietà di cereali, reperite in loco al fine di ottenere linee in purezza. Quindi, uno studio che consentisse al territorio di riappropriarsi di antichi assortimenti con l'intento di ripristinare la biodiversità agricola tipica dell'area. Il carattere di naturalità che contraddistingue l'azienda, articolata nel tempo in altre funzioni, quali l'agriturismo, la fattoria didattica e sociale, è divulgato nelle varie forme in cui si offre ai turisti con l'ospitalità e ai visitatori e scolaresche con la didattica. L'uso di erbe e frutti selvatici impiegati in cucina insieme ai prodotti tipici contrassegnati da un marchio di qualità rappresenta uno dei canali di comunicazione sensoriale che è possibile apprezzare all'Agriturismo Il Querceto. Il marketing turistico che attira i fruitori amanti del bosco, altra importante risorsa dell'azienda, gestito con tecniche poco impattanti come l'alto fusto, si avvale proprio dell'ambiente spiccatamente naturale in cui i servizi offerti nella struttura ne garantiscono la conservazione. I casali recentemente ristrutturati con tecniche di bioarchitettura, i sentieri naturalistici, le rocce riparo della fauna selvatica, le pozze d'acqua costantemente rimpinguate durante il periodo estivo per consentire la permanenza e la riproduzione degli animali, le siepi, i filari misti, concorrono a definire uno dei paesaggi più suggestivi della Basilicata che, la presenza dei "custodi" impegnati sia nell'attività di produzione agricola sia nella tutela e salvaguardia del territorio conserva a beneficio della sostenibilità ambientale.