Il Comune di Muzzana del Turgnano si trova nella bassa pianura friulana tra i comuni di Carlino, Castions di strada, Marano Lagunare, Palazzolo dello Stella e Pocenia. Il territorio caratterizzato da boschi planiziali è attraversato dal fiume Cormor, seguendo il quale si giunge fino alla laguna di Marano. Le latifoglie di Muzzano rappresentano i resti dell'antica "Silva lupanica", la grande foresta che un tempo ricopriva l'intera pianura compresa tra i fiumi Livenza ed Isonzo, nella regione del Friuli. Due boschi di latifoglie ubicati a sud del paese, sulla Romea strata. Con oltre 300 ettari di estensione i querco-carpineti, gli aceri, i frassini, gli olmi e gli ontani si incastonano tra il centro del paese e la Laguna. Il più grande "bosco Baredi/selva di Arvonchi" è di proprietà collettiva, mentre il secondo la cosiddetta "Coda di Manin" è di proprietà privata. Sono presenti anche alberi da frutto come il ciliegio selvatico, il melo e il pero selvatici, il corgnolo, il prugnolo, il biancospino e il nocciolo. Per quanto riguarda la fauna anch'essa risulta ricca, essendo rintracciabili il cervo volante, il tritone crestato, il rospo comune e la rana verde, il toporagno. Nel bosco abitano anche il falco pecchiaiolo, la poiana, il gufo, picchio rosso, l'usignolo, il merlo e la cinciallegra. Tra i mammiferi troviamo il cinghiale, il capriolo, la volpe, lo scoiattolo...In questi boschi, inoltre, cresce il tartufo bianco pregiato. Le proprietà collettive del Comune inoltre sono caratterizzate da circa 90 ettari di terreno a uso civico.
I terreni delle proprietà collettive sono coltivati con metodo biologico dal 2015. Attualmente risultano a soia circa 30 ettari, il medicaio occupa circa 20 ettari (vendita in piedi), il frumento circa 35 ettari. Il resto dei terreni è occupato da pisello proteico, farro e orzo. Il mais è stato escluso, anche a causa della presenza dei cinghiali. Sovescio (segale-veccia-rafano). Sono dedicate a fragola e carciofi circa 3 ettari attualmente in conversione, piccole colture sperimentali. Ogni cinque anni è prevista la rotazione. Inoltre, la presenza di un apiario didattico garantisce una piccola produzione di miele. Oltre a concedere i terreni in gestione ad alcune aziende agricole, il Comune ha attivato una convenzione con AIAB-APROBIO FVG per realizzare un progetto dedicato alla farina "Pan e farine di Muzane". Si tratta di un buon esempio di filiera corta, e racchiude in sé i concetti di sostenibilità ambientale, solidarietà e valorizzazione delle risorse del territorio. Il bando per la gestione del Mulino che trasforma le farine, infatti, è stato vinto da un Consorzio di cooperative sociali che impiega persone svantaggiate con l'obiettivo di reinserirle nel mondo del lavoro. L'iniziativa è nata nel novembre del 2014, quando il Comune di Muzzana del Turgnano ha deciso di convertire le coltivazioni all'agricoltura biologica. I ragazzi della fattoria si occupano anche del confezionamento e della vendita delle farine a privati, negozi, trasformatori (panifici, pizzerie, pasticcerie, ecc.) e gruppi di acquisto della zona.
Uno dei punti di forza di questa realtà è certamente il ruolo del Comune nella gestione di aree collettive o usi civici, che è protagonista principale nella tutela dell'ambiente. Il sindaco ha organizzato la gestione attraverso bandi per gli agricoltori, favorendo un processo regolare e trasparente. L'esperienza rappresenta un raro esempio di collaborazione tra pubblico e privato. Dal punto di vista naturalistico, i boschi a gestione forestale sostenibile certificata da un lato e il regime di coltivazione biologica dall'altro sono testimonianza di una scelta orientata alla salvaguardia del territorio. Di recente il Comune ha studiato la possibilità di realizzare anche un corridoio ecologico, grazie alla presenza delle zone umide. Dal punto di vista della fruibilità dei paesaggi, Muzzana si trova in posizione favorevole poiché è attraversata da una ciclabile di importanza regionale la FVG2.
PSR 2014-20
Misura 7.4.1 - Strategie di cooperazione per lo sviluppo territoriale
Misura 11 - Agricoltura biologica
Misura 16.7 - Ripristino zone umide
Fonte: Intervista / Comune di Muzzana del Turgnano
A cura di Federica Cisilino
I dati sono aggiornati a Marzo 2018
Foto: Gabriele Zanuttig
Il Comune di Muzzana del Turgnano si trova nella bassa pianura friulana. Grazie alla presenza di alcuni boschi planiziali, resti di un'antica foresta, è particolarmente interessante per l'approccio sostenibile alla gestione del territorio. Circa 90 ettari di terreni di proprietà collettiva dei cittadini residenti sono stati riconvertiti ad agricoltura biologica. Insieme ai boschi, essi rappresentano sia la tradizione che l'innovazione. Da un lato sono la continuità con il passato perché hanno mantenuto, per i cittadini della comunità, la possibilità di prelevare legna o di pascolare il bestiame (usi civici). Dall'altro, rappresentano un'innovazione perché le colture oggi sono biologiche (soprattutto cereali) e, insieme alla gestione dei boschi, rappresentano un raro esempio di gestione pubblico-privato. Circa 30 ettari sono coltivati a soia, il medicaio occupa circa 20 ettari (vendita in piedi), il frumento circa 35 ettari. Il resto dei terreni è occupato da pisello proteico, farro e orzo. Il mais è stato escluso, anche a causa della presenza dei cinghiali. Sono dedicate a fragole e carciofi circa 3 ettari attualmente in conversione, piccole colture sperimentali.
Affiancano l'attività produttiva agricola, la gestione dei boschi e un apiario didattico per piccole produzioni di miele.
Le farine ottenute dalle produzioni bio "Pan e farine di Muzane" sono un esempio concreto di filiera corta, che racchiude in sé sostenibilità ambientale, solidarietà e valorizzazione delle risorse del territorio. Il Comune si occupa della coltivazione dei terreni, mentre la macinatura avviene presso il Molin Novacco di Ajello del Friuli che impiega anche persone svantaggiate con l'obiettivo di reinserirle nel mondo del lavoro. Il mulino a pietra consente di ottenere farine integrali e semintegrali che mantengono inalterate le proprietà nutrizionali e le componenti nobili dei cereali, prima fra tutte il germe. I ragazzi della fattoria si occupano anche del confezionamento e della vendita delle farine a privati, negozi, trasformatori (panifici, pizzerie, pasticcerie, ecc.) e gruppi di acquisto della zona.