Innovazione a servizio del consumatore.
"...la tracciabilità è il nostro marchio distintivo per un prodotto di alta qualità..."
L'azienda agricola Cà Lumaco si trova a Montetortore, piccola frazione del comune di Zocca, nella fascia appenninica fra Modena e Bologna. L'insediamento castellano di Montetortore è uno dei più antichi della zona, dove è ancora possibile ammirare il complesso castellano costituito dai resti del torrione due-trecentesco, dal campanile, dal recentissimo recupero totale della chiesa di S. Geminiano e dalla canonica. Il tutto è inserito in un contesto di suggestiva bellezza splendidamente conservato
"Cà Lumaco" si occupa di allevamento brado di suini di razza "Mora Romagnola" per ricavarne prodotti biologici. L'azienda è nata nel 2001, ma ha alla spalle una tradizione produttiva tramandata nel corso di 3 generazioni. A tal fine l'azienda ha deciso di utilizzare il podere di famiglia, ricco di querce, graminacee e castagni, ideale per lasciare i suini liberi di pascolare. In particolare la scelta è stata quella di concentrarsi sull'allevamento di una razza di suini dalle carni particolarmente pregiate: la "Mora Romagnola". Nel 2002 l'azienda ha ottenuto la certificazione ICEA di produzione agricola biologica in regime di controllo CE. Il progetto finanziato dal PSR della regione Emilia-Romagna la vede capofila del progetto integrato di filiera. Il progetto finanziato dal PSR dell'Emilia-Romagna ha consentito - attraverso l'istituzione di un Accordo Temporaneo di impresa(RTI) - di rafforzare i rapporti tra i diversi soggetti della filiera produttiva contribuendo a dare maggiori garanzie e stabilità agli imprenditori agricoli. Puntando su una razza suina a rischio di estinzione, (sostituita in passato con razze più adatte all'allevamento intensivo ed industriale), il progetto mira alla tutela di un prodotto tradizionale fortemente legato al territorio.
E' importante sottolineare come si tratti di un'iniziativa portata avanti da singole aziende (produttori di granaglie e allevatori) che attraverso la creazione di un Raggruppamento Temporaneo di Impresa (RTI) hanno rafforzato e reso più stabili i rapporti all'interno della filiera suinicola. Gli interventi finanziati attraverso la Misura 121 "Ammodernamento aziendale" promossi dalle imprese agricole coinvolte nel progetto ricadono per quasi l'85% dei casi in area montana svantaggiata ai sensi della Direttiva 75/268/CEE confermando le ricadute positive del progetto nelle aree rurali. Nella logica della Progettazione Integrata di Filiera per la realizzazione del progetto complessivo i finanziamenti sono stati erogati anche attraverso la Misura 124 "Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie", la Misura 123 "Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli e forestali" e sono intervenute anche la Misura 111 "Formazione professionale e azioni di informazione" e la Misura 114 "Consulenza aziendale".
Oltre al miglioramento del benessere animale grazie alla realizzazione di una nuova e moderna sala parto dotata di videocamere per il telecontrollo costante degli animali, il Progetto si caratterizza per la valorizzazione del prodotto attraverso la sua completa tracciabilità. In particolare, attraverso l'applicazione a ciascun capo di un microchip è possibile ripercorrere la storia dell'animale dall'allevamento alla macellazione. La lettura delle informazioni contenute in una banca dati aggiornabile e associate ad un tag RFID da applicare insieme al marchio auricolare avviene tramite un dispositivo fisso o portatile di facile impiego. La banca dati contiene tutte le informazioni principali sull'animale (nascita, eventuali vaccinazioni e/o trattamenti sanitari, curve di accrescimento, ecc.) sino alla macellazione durante la quale è possibile ottenere la tracciabilità completa dei prodotti.
Un trasponder applicato a ciascun prosciutto e/o spalla consente il monitoraggio e la creazione automatica dello scarico di magazzino e della bolla di consegna dal macello allo stagionatore e una nuova etichetta bidimensionale decifrabile tramite Smartphone consente al consumatore di conoscere nel dettaglio la storia del prodotto.
Il Progetto ha realizzato investimenti per un totale di € 610.000 di cui contributo pubblico € 280.000
Misura 121 - Ammodernamento delle aziende agricole:
Investimento totale: € 248.745
Contributo Pubblico: € 118.168
Misura 124 - Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie:
Investimento totale: € 54.472
Contributo Pubblico: € 38.130
Misura 123 (Azione 1) - Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli e forestali:
Investimento totale: € 305.016
Contributo Pubblico: € 122.006
Misura 111/114 - Formazione professionale e azioni di informazione e consulenza
Investimento totale: € 900
Contributo Pubblico: € 810
Fonte: Intervista / Regione Emilia Romagna
A cura di Roberto Gigante
I dati sono aggiornati a dicembre 2013
L'azienda agricola Ca' Lumaco alleva allo stato brado suini di razza locale la Mora Romagnola in un'area di montagna nel modenese. Si tratta di allevamenti biologici certificati. Ca' Lumaco è l'azienda capofila del PIF nato per rafforzare i rapporti tra i diversi soggetti della filiera produttiva contribuendo a dare maggiori garanzie e stabilità agli imprenditori agricoli locali. Il progetto punta su una razza suina a rischio di estinzione, sostituita in passato con razze più adatte all'allevamento intensivo ed industriale e tutela un prodotto tradizionale fortemente legato al territorio. Attraverso il progetto l'azienda agricola Ca' Lumaco ha introdotto un microchip leggibile attraverso un dispositivo fisso o portatile con tutte le informazioni sull'animale. Inoltre è stata implementata un'etichetta bidimensionale "codice QR" leggibile anche dal consumatore finale tramite Smartphone che riporta tutte le informazioni relative al prodotto. Gli interventi finanziati hanno previsto inoltre la costruzione di una nuova sala parto dotata di videocamere per il telecontrollo costante degli animali al fine di migliorare il benessere animale.
Gli investimenti sono stati attivati, nella logica dei progetti integrati di filiera, sulla Misura 124 "Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie", sulla Misura 123 "Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli e forestali", e sono intervenute anche la Misura 111 "Formazione professionale e azioni di informazione" e la Misura 114"Consulenza aziendale".