Dove l'innovazione è sviluppo valorizzazione e conservazione della biodiversità
"...per noi il PSR non è stato solo una fonte di finanziamento, ma è stato soprattutto un elemento di spinta: nella realizzazione delle diverse sinergie tra Enti Pubblici e nella realizzazione del progetto..."
Scarlino, cittadina di antica origine del litorale Toscano - dove sono stati portati alla luce reperti preistorici risalenti all'Eneolitico e all'Età del Bronzo - si estende su un territorio che va dalle pendici nord-occidentali del massiccio collinare Poggio Ballone (pendio del Monte d'Alma) fino alla fascia costiera del promontorio delle Bandite di Scarlino, un'area protetta che si estende nel territorio di 4 Comuni della Maremma Toscana, tra i quali Scarlino. Data la sua posizione geografica, la morfologia del territorio e l'aspetto tipicamente medievale dell'antica cittadina, l'economia locale si basa prevalentemente sul turismo.
L'azienda, di proprietà della Regione Toscana, occupa una superficie di circa 9.000 ettari, distribuiti nel territorio di quattro comuni della provincia di Grosseto: Scarlino, Follonica, Castiglione della Pescaia e Gavorrano. Il complesso agricolo e forestale, che fa parte del Patrimonio della Regione Toscana, è gestito in forma unitaria dai quattro comuni con il Comune di Scarlino in veste di Ente capofila.
Le attività svolte nel complesso le Bandite sono tese principalmente alla valorizzazione, conservazione e salvaguardia degli ecosistemi agricoli e forestali.
Da diversi anni sono allevate pernici rosse in purezza e fagiani con la finalità del ripopolamento nelle aree protette e nel territorio libero della provincia di Grosseto. Altre iniziative, riguardano l'allevamento degli asini amiatini, allo scopo di conservare la biodiversità. L'asino dell'Amiata, infatti, è stato dichiarato razza a rischio d'estinzione dalla Commissione responsabile delle Biodiversità del Parlamento europeo, dalla FAO (2000) e dal Monitoring Institute for Rare Breed and Seed in Europe (2001).
Già nel 2005 le Bandite ha avviato l'azione di recupero degli asini amiatini attraverso l'inserimento di un primo nucleo di asine all'interno di un progetto denominato "Fattoria Didattica". A seguito di questo progetto l'allevamento degli asini è stato destinato alle attività di onoterapia e trekking someggiatoall'interno dell'area delle Bandite in collaborazione con alcune Associazioni locali.
Cogliendo le opportunità offerte dal PSR Toscana 2007-2013 ed in particolare dalla Misura 124 "Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nei settori agricolo e alimentare e in quello forestale". Nel 2011 è stato avviato il Progetto denominato Filami - filiera latte asine amiatine. Si tratta di un progetto finalizzato alla creazione di una filiera per la produzione di latte d'asina, sostenibile dal punto di vista sociale, economico e ambientale.
Il progetto, promosso dal complesso regionale Bandite di Scarlino ente capofila ha visto, oltre al proponente, la partecipazione di diversi soggetti provenienti dal mondo scientifico, da quello istituzionale e da quello produttivo in qualità di "partener effettivi" - destinatari dei contributi relativi alla Misura 124: Istituto Zootecnico e Zooprofilattico Lazio Toscana, Provincia di Grosseto, Azienda Agraria S. Maria Alberobello, Università di Pisa - Facoltà di Veterinaria - ed alcuni soggetti definiti "partener associati" (che non sono stati destinatari di risorse finanziarie) - Associazione regionale Allevatori della Toscana, Consorzio Produttori Latte Maremma, Associazione Allevatori Micci Amiatini, Associazione culturale Sinergie Progetto Asinomania.
L'iniziativa, avviata e gestita da un Ente Pubblico che è stato capace di creare le giuste sinergie tra diversi soggetti in un'ottica di rete è indubbiamente il punto di eccellenza primario del progetto descritto.
La creazione di una filiera del latte di asina sul territorio toscano allo scopo di valorizzare economicamente la filiera produttiva e al contempo recuperare la popolazione asinina autoctona amiataina, rappresentano gli scopi principali del progetto FILAMI. Questi obiettivi, inoltre, non prescindono da una serie di ricadute positive per il territorio come la sostenibilità ambientale, economica e sociale. Gli obiettivi del progetto, infatti, si configurano anche quale scelta alternativa, innovativa e sostenibile per il sistema produttivo di quelle imprese agricole che oggi hanno la necessità di individuare nuovi sbocchi di mercato. E il latte d'asina, come hanno dimostrato anche le ricerche di marketing svolte nell'ambito del progetto, rappresentano un prodotto molto ricercato
Altri aspetti positivi legati al progetto riguardano le ricadute indirette dal punto di vista sociale, nell'uso dell'animale, grazie proprio alle sue caratteristiche di docilità, intelligenza e disponibilità. Come l'onoterapia, dove l'animale rappresenta un forte aiuto per ragazzi, adulti e anziani in difficoltà psicologiche o di disagio sociale. Oppure nel Trekking someggiato, o ancora nella pulizia del sottobosco. In relazione a questo l'azienda "le Bandite" collabora con alcune associazioni del territorio tra le quali AsiniAmo che si occupa di terapie riabilitative con gli asini dedicate a soggetti disabili.
Misura 124 - Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nei settori agricolo e alimentare e in quello forestale
importo ammesso e finanziato € 479.000 circa.
Fonte: Intervista
A cura di Antonio Papaleo
Dati aggiornati a febbraio 2014
L'azienda, di proprietà della Regione Toscana, occupa una superficie di circa 9.000 ettari, distribuiti nel territorio di quattro comuni della provincia di Grosseto: Scarlino, Follonica, Castiglione della Pescaia e Gavorrano. Il complesso agricolo e forestale, che fa parte del Patrimonio della Regione Toscana, è gestito in forma unitaria dai quattro comuni e il Comune di Scarlino ha il ruolo di Ente capofila. Le attività svolte nell'ambito del complesso Le Bandite sono tese principalmente alla valorizzazione, conservazione e salvaguardia degli ecosistemi agricoli e forestali.
Cogliendo le opportunità offerte dal PSR Toscana 2007-2014ed in particolare dalla Misura 124 "Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nei settori agricolo e alimentare e in quello forestale" è stato avviato il progetto FILAMI - Filiera latte asine amiantine. Tale progetto mira alla creazione di una filiera del latte di asina sostenibile dal punto di vista ambientale, economico e sociale e parte da una azione di recupero della popolazione e la valorizzazione economica dell'Asino Amiatino (Miccio Amiatino), nel 2011 è stato avviato il Progetto denominato Filami - filiera latte asine amiatine.
Alla realizzazione del progetto hanno contribuito diversi soggetti, del mondo scientifico, istituzionale, produttivo in qualità di "partener effettivi" ovvero destinatari dei contributi relativi alla Misura 124: (Istituto Zootecnico e Zooprofilattico Lazio Toscana, Provincia di Grosseto, Azienda Agraria S. Maria Alberobello, Università di Pisa - Facoltà di Veterinaria) e anche "partner associati", non destinatari di risorse finanziarie - (Associazione regionale Allevatori della Toscana, Consorzio Produttori Latte Maremma, Associazione Allevatori Micci Amiatini, Associazione culturale Sinergie Progetto Asinomania) che hanno beneficiato indirettamente dell'azione del progetto.