Dove rinascono le tradizioni perdute
"...fare l'imprenditrice è stato un salto nel buio, ma mi sono riappropriata del mio tempo ed ho riscoperto la bellezza della natura..."
Posizionata nella piana lucchese, Segromigno in Piano è una piccola frazione del Comune di Capannori in provincia di Lucca. L'economia locale è caratterizzata dall'artigianato, in particolare è molto sviluppato il settore calzaturiero. Fino al secondo dopo guerra era molto sviluppata la produzione artigianale di seta che, con il processo di industrializzazione, è andata scomparendo quasi del tutto. Le coltivazioni maggiormente estese sono l'olivicoltura, la viticoltura e la cerealicoltura. Un elemento che caratterizza il territorio è costituito dalla presenza di antiche ville monumentali costruite dai mercanti lucchesi dal XV al XIX secolo.
Corte Gloria nasce nel 2009, quando Stefania Maffei, dopo 23 anni di lavoro prestato in un ufficio commerciale, animata da una forte passione per il misterioso mondo dei bachi da seta, decide di lasciare il suo impiego e diventare imprenditrice agricola con il sostegno del marito Stefano Chelini. Con il PSR Toscana 2007/2013, misura 112 "Insediamento di giovani agricoltori", l'imprenditrice ha avviato l'attività, dotandosi delle attrezzature necessarie per estrarre la seta dai bozzoli, per raccoglierla in piccole matasse (aspo) e per lavorarla (telaio).
La superficie aziendale è di circa 0,6 ha, in affitto, coltivati ad oliveto per la produzione di olio extravergine, destinato all'autoconsumo. L'allevamento dei bachi da seta è costituito da 15.000 bozzoli realizzati ogni primavera, che Stefania lavora e trasforma nel laboratorio aziendale; è presente anche un allevamento di api con 10 arnie. In azienda ci sono 7 gelsi secolari le cui foglie sono utilizzate per allevare i bachi.
L'imprenditrice organizza laboratori didattici - "Dal baco alla seta", "Laboratorio di tessitura" e "Laboratorio itinerante"- rivolti prevalentemente alle scuole elementari, in cui i bambini possono imparare il ciclo biologico del baco da seta: dalla nascita, alla metamorfosi, all'uscita dal bozzolo. Le produzioni di seta e miele vengono vendute in azienda o attraverso la rete dei mercatini locali.
Riportare a nuova vita un'attività scomparsa è l'elemento che caratterizza il progetto aziendale di Stefania. La lavorazione della seta per secoli è stata diffusa in tutte le aree rurali d'Italia, in particolare nella Lucchesia dove già nel medioevo l'area era molto conosciuta per la manifattura serica. Questo aspetto caratterizza fortemente il legame che l'imprenditrice ha con il territorio, con la sua storia e con il suo patrimonio culturale. L'azienda, è iscritta all'Albo delle attività in via di estinzione e viene invitata in varie manifestazioni regionali per fare delle dimostrazioni di tessitura.
Passione e ricerca sono altri due elementi che contribuiscono al completamento del progetto. Stefania e il marito Stefano, studiando le illustrazioni presenti in vecchi manoscritti e alcuni affreschi antichi hanno fatto una ricostruzione filologica di come si lavorava la seta nelle epoche passate. Infatti, i due imprenditori hanno realizzato alcuni attrezzi, come ad esempio il piccolo aspo per la "trattura" della seta, a partire dagli antichi strumenti usati per la filatura. La passione per questo antico mestiere si manifesta anche nell'organizzazione delle attività didattiche e nella partecipazione ai mercatini, in cui Stefania porta con sé le macchine, che sono state costruite di piccole dimensioni proprio per essere trasportate agevolmente, in modo da mostrare le tecniche di lavorazione.
Un altro aspetto interessante di questo progetto è legato al rispetto e alla tutela dell'ambiente. Il baco da seta necessita di un ambiente incontaminato per portare a compimento il ciclo produttivo e la coltivazione del gelso non prevede trattamenti antiparassitari. Inoltre, Stefania produce manufatti in "seta non violenta" (organic peace-silk o seta ahimsa, come la chiamano in India), una particolare tecnica secondo la quale i bozzoli non sono messi a bollire (con dentro ancora il baco), ma, rispettando il ciclo naturale, attende che i bachi completino la metamorfosi volando sotto forma di farfalle.
Misura 112 - Insediamento di giovani agricoltori
premio pari a € 40.000
Fonte: Intervista
A cura di Antonio Papaleo
Dati aggiornati a novembre 2013
L'azienda Corte Gloria nasce nel 2009, quando Stefania Maffei ha deciso di lasciare il suo lavoro di impiegata, per intraprendere un nuovo progetto di vita, avviando un allevamento di bachi per la produzione artigianale di seta. Con il PSR Toscana 2007/2013, misura 112 "Insediamento Giovani Agricoltori", l'imprenditrice ha potuto dare vita alla nuova azienda.
L'azienda si estende su una superficie di circa 0,6 ha, in affitto, coltivati ad oliveto per la produzione di olio extravergine, destinato all'autoconsumo. Sono presenti 7 gelsi secolari, le cui foglie sono utilizzate per nutrire i bachi. L'allevamento dei bachi è composto da circa 15.000 bozzoli che Stefania lavora e trasforma in seta presso il laboratorio aziendale. Fa parte dell'attività anche l'allevamento di api, circa 10 arnie, per la produzione di miele. Le produzioni sono vendute in azienda e presso i mercatini locali. Stefania organizza anche laboratori destinati alle scuole elementari per insegnare ai bambini il ciclo vitale del baco: dalla larva, alla seta.
Attraverso i fondi della Misura 112, l'imprenditrice ha potuto dare avvio alla sua attività, dotandosi delle attrezzature necessarie per estrarre la seta dai bozzoli, per raccoglierla in piccole matasse (aspo) e per lavorarla (telaio).