Innovazione viticola ed enologica con spirito rinascimentale
"...le scelte agronomiche e imprenditoriali non possono prescindere dalla vocazione più intima di ogni singolo vigneto..."
La Piana Rotaliana, in provincia di Trento, è una pianura alluvionale racchiusa fra le sponde dell'Adige e quelle del Noce, i fiumi che l'hanno formata; è circondata su tre lati da alte pareti rocciose, che la proteggono dai venti freddi. L'eccezionale fertilità del terreno, unita alle importanti opere di bonifica intraprese nella prima metà del secolo scorso, ha consentito la messa a dimora di vigneti che, coltivati col sistema a filari pergolati, producono il vino "principe" del Trentino: il Teroldego. La zona è anche sede di importanti siti archeologici nonché di biotopi dall'elevato valore naturalistico.
L'Azienda Agricola Barone De Cles è nata negli anni '50, ma è figlia di una tradizione centenaria; la famiglia già nel XIV secolo coltivava le vigne sulle colline attorno a Castel Cles. Oggi l'azienda dispone dell'antica Cantina Scari, attiva dal 1759, ubicata nel centro storico di Mezzolombardo.
Attualmente, l'azienda vinifica le uve coltivate nei vigneti di proprietà, circa 40 ha situati nei comuni della Piana Rotaliana: Mezzolombardo, Mezzocorona e San Michele all'Adige. La varietà più coltivata è il Teroldego, ma non mancano altre uve particolarmente adatte ai terreni di queste zone: Merlot, Lagrein, Chardonnay, Pinot Grigio e Traminer Aromatico.
L'uva prodotta viene conferita e vinificata nella cantina aziendale, ricavata all'interno del palazzo padronale di famiglia, a Mezzolombardo. La produzione ora si attesta intorno alle 100.000 bottiglie l'anno, ma il potenziale aziendale, una volta messi in produzione tutti i poderi, sarà di gran lunga superiore.
Dal 2008 la gestione agronomica ed enologica dell'azienda è curata da Giorgio Cles, oggi ventisettenne, che forte anche dei suoi studi in viticoltura ed enologia, ha intrapreso un percorso di riqualificazione dei vigneti aziendali in chiave sia storica, sia ambientale. È proprio nell'ottica di coniugare le esigenze produttive con la valenza naturalistica di uno degli appezzamenti aziendali (Maso Nogarole) che l'azienda ha fatto ricorso ai finanziamenti del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013, in particolare alla misura 323.2 "Tutela e riqualificazione del patrimonio rurale: riqualificazione degli habitat e sensibilizzazione ambientale in aree Natura 2000 e in siti di grande pregio naturale".
Avvalendosi della contiguità con un'area protetta della rete Natura 2000, il progetto ha previsto di accostare alla sistemazione agraria anche alcuni interventi ambientali che a loro volta creano le premesse per una futura fruizione didattico-culturale dell'azienda.
Il canale di commercializzazione privilegiato è rappresentato dal canale Ho.Re.Ca., l'azienda esporta le produzioni anche all'estero, in particolare in Canada e negli Stati Uniti.
Risultati nel campo delle produzioni vitivinicole, tradizioni e cura degli aspetti ambientali e paesaggistici dell'attività agricola, sono gli elementi che caratterizzano l'azienda.
Maso Nogarole confina con il Sito di Importanza Comunitaria (SIC) "La Rupe", per questo motivo, nell'ambito del progetto realizzato, l'azienda ha inserito interventi di ripristino della biodiversità. In particolare, tramite la rimozione di un terrapieno esistente, è stato recuperato uno spazio per la creazione di un'ampia fascia ecotonale (ambiente di transizione tra due ambienti omogenei) tra l'area agricola e la roggia esistente (canale di portata moderata, proveniente da un corso d'acqua più ampio, utilizzato per l'irrigazione). Tale fascia è collegata con un nucleo di bosco e con un piccolo stagno creato ex-novo che riproduce l'habitat dell'ululone dal ventre giallo, anfibio divenuto raro in tutto il territorio a causa dell'alterazione dell'ecosistema. Questo intervento, realizzato con il PSR, è stato possibile grazie al rapporto con le istituzioni, in particolare con la Provincia di Trento e con il Corpo Forestale dello Stato. Grazie alla sinergia tra pubblico e privato non solo è stato rimosso il terrapieno, ma anche ripristinato l'ambiente naturale.
Per valorizzare al massimo la vocazione colturale, ogni vigneto dell'azienda è legato a un tema portante: Maso Scari: mantenimento del patrimonio genetico delle varietà autoctone del territorio; Maso Nogarole: rapporto tra viticoltura e natura circostante; Castel Cles: si sta avviando lo studio delle caratteristiche pedoclimatiche del territorio, per determinare i migliori indirizzi colturali. L'azienda per la realizzazione dei "temi" ha instaurato uno stretto rapporto con agronomi e con ricercatori universitari, per lo studio e l'applicazione di tecniche agronomiche a basso impatto ambientale, soprattutto per il risparmio idrico. L'azienda cura anche la rete di rapporti con gli altri produttori del territorio. Fa parte dell'Associazione Vignaioli del Trentino, un'unione di produttori nata nel 1987 con l'obiettivo di sviluppare il commercio e la promozione dei vini trentini. Altro aspetto in cui l'azienda ripone particolare attenzione è quello della comunicazione: ha, infatti, creato una società, parallela all'azienda agricola, che si occupa di tutti gli aspetti legati al marketing, dallo studio delle etichette e delle confezioni, alla gestione del sito internet, gestita anch'essa a livello familiare.
Misura 323.2 "Tutela e riqualificazione del patrimonio rurale: riqualificazione degli habitat e sensibilizzazione ambientale in aree Natura 2000 e in siti di grande pregio naturale
- Contributo concesso € 79.641
- pari al 90% dell'investimento ammesso a finanziamento
Fonte: Intervista / Provincia Autonoma di Trento
A cura di Filippo Chiozzotto
Dati aggiornati a giugno 2013
L'Azienda Agricola Barone de Cles si trova a Mezzolombardo nella Piana Rotaliana in provincia di Trento; è nata negli anni '50, ma gode di un'antica tradizione vitivinicola risalente al XIV secolo, quando i Cles coltivavano le vigne intorno a Castel Cles. La vinificazione avviene nella Cantina Scari ereditata per via materna e attiva dal 1759.Le uve sono coltivate nei vigneti di proprietà, circa 40 ha situati nei comuni di Mezzolombardo, Mezzocorona e San Michele all'Adige, in provincia di Trento. La varietà più coltivata è il Teroldego, ma non mancano altre uve particolarmente adatte ai terreni di queste zone: Merlot, Lagrein, Chardonnay, Pinot Grigio e Traminer Aromatico.Dal 2008 la gestione agronomica ed enologica dell'azienda è curata da Giorgio Cles che ha intrapreso un percorso di riqualificazione dei vigneti aziendali in chiave sia storica sia ambientale. È proprio nell'ottica di coniugare le esigenze produttive con la valenza naturalistica di uno degli appezzamenti aziendali (Maso Nogarole), che l'azienda ha fatto ricorso ai finanziamenti del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013, in particolare alla misura 323.2 "Iniziative di riqualificazione degli habitat e di sensibilizzazione ambientale nelle aree Natura 2000 e nei siti di grande pregio naturale".