In Campania, aziende e ricerca cooperano per creare nuove opportunità
"...abbiamo avvicinato le imprese alla ricerca per trasferire innovazione al territorio..."
Il "Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni", istituito nel 1991, si trova in provincia di Salerno, a cavallo tra la Campania e la Basilicata e rappresenta uno dei paesi più vasti per superficie. Il territorio per i preziosi habitat naturali, ma anche per il passato ricco di storia, è dal 1997 inserito nella rete delle Riserve della biosfera del Mab-Unesco. Al suo interno, l'area del Vallo di Diano comprende quattordici Comuni, riuniti nella Comunità Montana Vallo di Diano, che custodiscono un rinomato patrimonio storico-ambientale: dalla Certosa di Padula alle Grotte di Pertosa. Sono molto sviluppati il settore lattiero-caseario e l'olivicolo-oleario, inoltre è tipica la produzione del Carciofo Bianco di Pertosa, presidio Slow-Food.
Il Carciofo Bianco di Pertosa - Presidio Slow-Food
Il Carciofo Bianco è una specie che cresce in un'area circoscritta e marginale della provincia di Salerno, nei comuni di Perosa, Auletta, Caggiano e Salvitelle, nel Vallo di Diano. Negli anni '80 era a rischio di estinzione, ma grazie ad un gruppo di agricoltori la coltivazione è stata ripresa e da circa 1 ha si è raggiunta una superficie coltivata di circa 15 ha. È un carciofo di colore chiarissimo, verde tenue, dalle infiorescenze grandi, rotonde, globose, senza spine, con un caratteristico foro alla sommità. Le qualità organolettiche, unite alla sua salubrità (la coltivazione non prevede né trattamenti, né concimi chimici), fanno del Carciofo Bianco un prodotto unico. Tra le sue numerose particolarità vanno segnalate la resistenza alle basse temperature, la dolcezza e la straordinaria delicatezza delle brattee interne.
Con l'obiettivo di portare elementi di innovazione lungo la filiera di produzione lattiero-casearia in Campania e aumentare la competitività delle aziende nel 2011 un partenariato formato da enti di ricerca e aziende del settore ha costituito un'ATS (Associazione Temporanea di Scopo), che ha partecipato alla Misura 124 "Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie, nel settore agricolo, alimentare e forestale" del PSR Campania 2007/2013. Con tale misura è stato finanziato il progetto NOVOROD (Validazione di nuove produzioni casearie e di alimenti zootecnici in grado di migliorare la qualità globale del nuovo sistema vacca da latte) che ha previsto l'introduzione di nuove tecnologie per la produzione di due tipologie di formaggio, il Carciocacio, ricco di omega 3 e acidi essenziali, ottenuto con il caglio del carciofo bianco di Pertosa, e il siero-formaggio ai frutti di bosco degli Alburni prodotto utilizzando il siero di scarto.
L'ATS è composta da 3 aziende agricole (Azienda Paolo Pucciarelli, Azienda Alburni Natura e Azienda Antonio Valitutto), 5 produttori zootecnici (Azienda Gelsomino Azzeo, Azienda Angelo Formetin, Azienda Mario D'Angelo, Azienda Gerardo Catale e Azienda Di Iorio), 5 caseifici (Caseificio Senatore, Caseifico F.lli Starace, Caseificio Campolongo, Caseificio P & P e Caseificio Mediterraneo) e 4 Enti di Ricerca (CRA-ORT, CRA-ZOE, Fondazione MidA, Università della Basilicata). Capofila del progetto è la Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile del Mediterraneo (MEDES) che coordina le attività ed è responsabile della divulgazione dei risultati.
Gli enti di ricerca hanno coordinato l'aspetto tecnico scientifico delle attività zootecniche e casearie e intrapreso azioni di studio e miglioramento di tutte le fasi del processo produttivo, procedendo alla validazione, processo che ha l'obiettivo di ottenere la prova documentata che il metodo di produzione adottato è in grado di fornire costantemente il risultato conforme alle specifiche definite. Le aziende agricole hanno collaudato la carciofaia da caglio e fornito i frutti di bosco in purea per la produzione di formaggio a base di siero di scarto. Le aziende zootecniche hanno inserito nell'ordinamento colturale foraggere, alternative a quelle tipiche del sistema intensivo, integrandole con alimenti oleaginosi ricchi in acidi grassi polinsaturi per migliorare la resa casearia e la qualità nutrizionale del latte. Infine, presso i caseifici sono state collaudate nuove linee di trasformazione per i formaggi.
Cooperazione tra aziende agricole, agroalimentari e mondo della ricerca, innovazione dei processi produttivi e inserimento di una componente vegetale locale al latte sono le caratteristiche più significative del progetto NOVOROD. Il progetto si sviluppa nell'area del Vallo di Diano, che si caratterizza per il patrimonio bovino di vacche da latte e per la dimensione degli allevamenti, superiore alla media regionale, nonché per i molteplici caseifici.
Le risorse del PSR hanno favorito l'aggregazione tra gli operatori del settore agroalimentare e la ricerca per portare innovazione nel comparto lattiero caseario. Le aziende coinvolte hanno potuto migliorare e incrementare le proprie attività, differenziare e qualificare la produzione, mentre i Centri di Ricerca hanno svolto un importante ruolo di coordinamento, indirizzo e studio delle attività colturali, zootecniche e di caseificazione per la definizione di un metodo di produzione replicabile. Tale sinergia ha mirato a perseguire obiettivi comuni, creare nuove opportunità di sviluppo della filiera, facilitare il trasferimento delle tecnologie sperimentate e rafforzare la collaborazione tra imprese ed enti di ricerca.
L'ATS si sta occupando anche della promozione, per far conoscere il progetto e raggiungere altri operatori, organizzando incontri e attività di training sul territorio regionale. Il progetto NOVOROD è stato raccontato, attraverso convegni ed eventi, alle Istituzioni, agli imprenditori agricoli e ai consumatori. Il Carciocacio è stato presentato nel corso di fiere e manifestazioni dell'agro-alimentare, come Vinitaly, Forum PA e Salone del Gusto. Per tutelare il marchio commerciale Carciocacio, l'ATS ha istituito il Consorzio INNONATURA che si occupa di vigilare sulla produzione e sul commercio del formaggio, valorizzare, attraverso le azioni comunicative, gli elementi distintivi del prodotto (utilizzo del caglio vegetale, impiego di latte naturalmente arricchito di omega-3), e attuare iniziative promozionali.
Misura 124 "Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nei settori agricolo. Alimentare e forestale
- Investimento ammesso operazione: € 1.200.000
- Investimento concesso operazione: € 1.020.000
Fonte: Intervista / Regione Campania
A cura di Barbara Cosenza
Dati aggiornati ad marzo 2013
Nuove tecnologie per migliorare la competitività del comparto lattiero-caseario bovino.Nell'area del Vallo di Diano, un'Associazione Temporanea di Scopo (ATS) ha promosso il progetto dal titolo "Validazione di nuove produzioni casearie e di alimenti zootecnici in grado di migliorare la qualità globale del nuovo sistema vacca da latte" (NOVOROD) per differenziare la produzione, creando formaggi alternativi alle paste filate tradizionali. L'iniziativa ha la finalità di proporre, attraverso nuove tecnologie di prodotto e di processo, formaggi a base di caglio vegetale estratto dal Carciofo Bianco di Pertosa (Presidio Slow-Food) e siero formaggi ottenuti dalla lavorazione del siero di scarto, arricchiti con i frutti di bosco degli Alburni.
Partecipano all'ATS 3 aziende agricole, 5 aziende zootecniche, 5 caseifici, 4 Enti di Ricerca. Capofila, la Fondazione MEDES, responsabile del coordinamento dei partner, e della divulgazione dei risultati. Il processo produttivo sperimentato ("validazione") mira a introdurre sul mercato nuovi formaggi, apprezzati per le qualità nutrizionali-salutistiche legate sia alle innovazioni introdotte nel sistema produttivo che all'utilizzo di tipiche cultivar del territorio.
Grazie alla misura 124 Health Check "Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nei settori agricolo, alimentare e forestale" del PSR Campania 2007/2013, sono stati collaudati sistemi di valorizzazione delle materie prime, le nuove linee di trasformazione e acquistate macchine e attrezzature. Per la promozione e valorizzazione commerciale, l'ATS ha istituito il Consorzio INNONATURA per diffondere i risultati conseguiti.