Nella nostra azienda l'agricoltura è un tesoro di famiglia
"...Abbiamo recuperato un luogo speciale per far vivere alla collettività una fantastica esperienza..."
Il comune di Altamura è situato nel Parco Nazionale dell'Alta Murgia ad un'altitudine di circa 400 metri s.l.m. L'agro altamurano è caratterizzato da molte testimonianze dell'origine carsica di tutto il territorio Murgiano (es. Pulo di Altamura). La grotta di Lamalunga, invece, conserva uno straordinario reperto archeologico, noto come l'Uomo di Altamura, scheletro fossile di un uomo vissuto nel Pleistocene superiore. In questo territorio ricco di pascoli e allevamenti, la coltivazione più rappresentativa è il grano duro. La semola rimacinata di grano duro è l'ingrediente principale del "Pane di Altamura" che, nel 2003, ha ottenuto la Denominazione di Origine Protetta. Di interesse storico - artistico è la Cattedrale in stile romanico, costruita nel XIII secolo, dedicata a Santa Maria Assunta.
La Masseria Madonna dell'Assunta nasce nel 1969 quando, a seguito del pensionamento del padre che, a sua volta, l'aveva condotta in fitto dal 1946, Michele Di Benedetto acquista l'azienda dalla famiglia dei baroni Serena. Grazie alle agevolazioni previste dalla Cassa del Mezzogiorno prima e dal PSR Puglia 2007/2013 dopo, l'imprenditore solo ha portato avanti la tradizione familiare e ha saputo trasmettere la passione per l'agricoltura ai suoi figli. L'azienda è a gestione familiare: molti tra i figli e i nipoti del signor Michele collaborano nella conduzione. Ciascuno si occupa di un particolare aspetto: chi dell'attività didattica, chi della gestione degli animali e chi della gestione agronomica dell'azienda. I tre operai collaborano nell' esecuzione di alcune operazioni legate all'allevamento zootecnico (la mungitura). L'azienda si sviluppa su una superficie di circa 340 ha e vi si allevano circa 600 ovini, 60 bovini (da latte e da carne) e 60 equini. Il latte dei bovini viene venduto mentre quello degli ovini (produzione pari a circa 300 q.li/anno) viene trasformato nel caseificio aziendale. Gli agnelli vengono macellati all'esterno dell'azienda: una parte viene venduta mentre l'altra viene proposta nei menù dell'agriturismo.
L'azienda ha mantenuto le caratteristiche architettoniche della masseria-monastero: si possono ancora ammirare l'imponente campanile e la piccola chiesetta dedicata alla Madonna dell'Assunta. La parte più antica del convento è stata destinata all'attività di agriturismo. Una parte dell'antico lamione (l'originario luogo destinato al ricovero degli animali) è stata convertita in stanze che possono ospitare fino a 15 persone, mentre l'altra è stata trasformata in sala ristorante che può contenere oltre 80 coperti.
Con il contributi del PSR Puglia 2007/2013 l'imprenditore ha recuperato un bosco (misura 227 - az. 1 "Sostegno agli investimenti non produttivi" - "Supporto alla rinaturalizzazione di boschi per finalità non produttive") effettuando un intervento di spalcatura. Con la misura 227 - az. 3 "Sostegno agli investimenti non produttivi" - "Valorizzazione turistico - ricreativa dei boschi", l'imprenditore ha realizzato dei tracciati naturalistici, dei tracciati ginnici, delle aree picnic e un parco giochi. Questi interventi hanno migliorato e qualificato il bosco, oggi fruibile gratuitamente dalla collettività.
L'azienda organizza attività didattiche e ludico-ricreative e aderisce alla rete delle "Masserie Didattiche", promossa dalla Regione Puglia.
La collocazione dell'azienda nel Parco Nazionale dell'Alta Murgia, è un elemento che ha certamente avvantaggiato l'iniziativa imprenditoriale di Michele Di Benedetto. Questo territorio, infatti, vanta alcune peculiarità riconosciute in tutto mondo come il "Pane di Altamura" e "l'Uomo di Altamura". Da qui, la scelta di accostare all'attività zootecnica anche l'attività agrituristica.
La lunga tradizione familiare e la capacità dell'imprenditore di trasmettere la sua passione per l'agricoltura ai suoi figli hanno consentito di gestire al meglio l'azienda. Infatti, molti tra i figli e i nipoti del signor Michele collaborano nella conduzione dell'azienda. Nell'ambito dell'attività delle Masserie Didattiche l'imprenditore propone ai più piccoli programmi che trattano temi sull' educazione ambientale, sull'educazione alimentare e sul recupero della cultura rurale.
Misura 227 - Sostegno agli investimenti non produttivi
azione 1 - Supporto alla rinaturalizzazione di boschi per finalità non produttive
azione 3 - Valorizzazione turistico - ricreativa dei boschi
Investimento ammesso: € 181.066
Contributo concesso: € 139.982
Fonte: Intervista / Regione Puglia
A cura di Gaetano Pellegrino
I dati sono aggiornati a dicembre 2013
La Masseria "Madonna dell'Assunta", ad orientamento cerealicolo - zootecnico, di proprietà di Michele Dibenedetto è situata nell'agro di Altamura e si sviluppa su una superficie di circa 340 ha. L'azienda è nata nel 1969 quando Michele ha acquistato l'azienda usufruendo delle agevolazioni fiscali previste per la piccola proprietà contadina.
L'azienda è a gestione familiare. Molti tra i figli e i nipoti del signor Michele collaborano nella conduzione dell'azienda. Ciascuno si occupa di un particolare aspetto: chi dell'attività didattica, chi del benessere degli animali e chi della gestione agronomica dell'azienda. L'imprenditore si avvale anche dell'aiuto di tre operai per l'esecuzione di alcune operazioni legate all'allevamento quali la cura degli animali e la mungitura. In azienda si allevano circa 600 ovini, 60 bovini (da latte e da carne) e 60 equini. Il latte dei bovini viene venduto mentre quello degli ovini (produzione pari a circa 300 q.li/anno) viene trasformato nel caseificio aziendale.
I finanziamenti comunitari del Programma di Sviluppo Rurale 2007/2013 hanno avuto un ruolo importante per la prosecuzione del progetto di ammodernamento dell'azienda che Michele aveva già intrapreso fin dalla nascita della sua attività imprenditoriale. L'imprenditore con la possibilità offerta dalla Misura 227 - azione 1 "Sostegno agli investimenti non produttivi" - "Supporto alla rinaturalizzazione di boschi per finalità non produttive", ha effettuato un intervento di spalcatura eseguita mediante il taglio dei rami per il miglioramento del bosco. Con la Misura 227 - azione 3"Sostegno agli investimenti non produttivi" - "Valorizzazione turistico - ricreativa dei boschi", ha realizzato dei tracciati naturalistici (percorso vita), dei tracciati ginnici (percorso salute), delle aree picnic e un parco giochi delimitato da staccionate in castagno.