Storia, cultura e tradizione di un villaggio rurale
"...abbiamo fatto uno sforzo enorme per recuperare gli edifici, è stato importante per conservare la nostra storia..."
Il villaggio di Triatel si trova in Valle d'Aosta, nella Valtournenche, nel Comune di Torgnon a 1600 m. di altezza. Con un ricco patrimonio di storia e cultura, l'abitato testimonia la vita rurale dei tempi passati, il forte legame tra comunità e territorio, il rispetto e la cura della montagna. Oltre al turismo, agricoltura e allevamento rappresentano da sempre una ricca fonte di sostentamento. Ragguardevole è il patrimonio architettonico e naturalistico. Dagli edifici in legno tardo medievali al Ru du Pan Perdu, canale irriguo tipico della zona. Sono presenti testimonianze preromane e un piccolo sepolcreto che andò distrutto nel 1937 durante la costruzione della strada.
Il Villaggio museo Triatel, insieme a quelli di Etirol e Ronc, costituisce il comprensorio del Petit-Monde nel Comune di Torgnon. È stato edificato in epoca tardo medievale e vi si trovano edifici costruiti in pietra e legno, testimonianza della realtà rurale della zona.
Un raccard a schiera unico esempio in Valle costruito tra il 1462 e il 1503 utilizzato per immagazzinare il fieno e i covoni di grano, per la trebbiatura e l'essicazione dei cereali autunnali. Il grenier edificato nel 1476 utilizzato per la conservazione delle provviste, e la grange che era adoperata per la battitura del grano. L'amministrazione comunale di Torgnon ha attivamente contribuito alla valorizzazione storica e culturale del villaggio di Triatel. Grazie anche ai contributi del PSR 2007-2013 della Valle d'Aosta è stato possibile migliorare le performance del piccolo comune di montagna. In particolare, con la Misura 322 è stato ripristinato il calpestio della viabilità interna del villaggio, recuperati i muretti di contenimento a secco, migliorati i servizi.
Il villaggio di Triatel, fa parte del comprensorio del Petit-Monde, una zona montana isolata per gran parte dell'inverno, il territorio si sviluppa su una superficie di 220 ha ed è abitato da 6 residenti. Nel corso del secolo scorso si è assistito a un progressivo abbandono delle abitazioni e dell'attività agricola, oggi il villaggio è abitato prevalentemente nel periodo estivo. Il nucleo abitativo si concentra sulla "Cresta di Triatel", in una zona ricca d'acqua, al riparo delle valanghe e facilmente difendibile: caratteristiche fondamentali per l'insediamento dei primi montanari che da lì passavano per la transumanza. Lungo il pendio sovrastante sono ancora presenti i resti dei muretti in pietra a secco, che testimoniano la coltura di cereali. Gli abitanti del villaggio hanno creato nel tempo un forte legame con il contesto montano circostante, scavando ruscelli, dissodando il terreno. La vita, scandita dal ritmo delle stagioni, si svolgeva intorno agli edifici del villaggio, a dimostrare la forte unità che caratterizzava la comunità.
Il recupero e la salvaguardia del patrimonio architettonico è stato l'elemento fondamentale che ha permesso di avviare una vera e propria ricerca sulla vita contadina del Villaggio, diventando anche un valido strumento di analisi del territorio. Così è nato il Museo etnografico Petit-Monde inaugurato il 7 agosto 2004 che racconta la storia e la vita rurale, per proteggere e valorizzare la memoria e le radici della comunità. Il museo è stato concepito e strutturato in modo da offrire al visitatore molteplici chiavi di lettura: dagli aspetti architettonici a quelli socio-antropologici, dalla storia alla cultura, in un viaggio nel passato di una comunità montana.
Per la realizzazione di questo progetto è stata determinante la sinergia tra Istituzioni. L'Amministrazione comunale, in collaborazione con quella regionale, in particolare con la Direzione dei beni architettonici, storici e artistici, ha saputo valorizzare e difendere tale patrimonio dall'attacco del tempo. L'obiettivo degli interventi realizzati con il PSR 2007/2013 è stato migliorare l'attrattività dei luoghi, anche per richiamare nuovi investimenti privati per il recupero degli edifici non ancora restaurati, e per rivitalizzare quest'area marginale, ricca di storia e cultura dell'identità alpina.
Le tre strutture che oggi ospitano il percorso museale, la grange, il grenier e il raccard a schiera, formano un unico complesso architettonico di grande valore, e continuano a rappresentare per la comunità una forma di sostentamento, pur avendo mutato la loro funzione originaria. In questo senso, è stato importante il ruolo del Comune che ha saputo valorizzare una ricchezza che nel tempo sarebbe andata perduta, creando una positiva sinergia con le altre istituzioni e animando un territorio isolato, vittima dello spopolamento.
Misura 322 "Sviluppo e rinnovamento dei villaggi rurali"
Investimento concesso operazione: € 111.065,06
Fonte: intervista
A cura di Patrizia Borsotto e Sylvie Chaussod
I dati sono aggiornati a dicembre 2012
Il villaggio di Triatel, nel comprensorio del Petit-Monde del Comune di Torgnon nella Valtournenche, custodisce edifici in pietra e legno di grande valore storico e architettonico costruiti tra il 1463 e il 1700. Si tratta di un "raccard a schiera", unico esempio in Valle, utilizzato per immagazzinare il fieno e i covoni di grano, per la trebbiatura e l'essicazione dei cereali autunnali; un "grenier", utilizzato per la conservazione delle provviste; una "grange" adoperata per la battitura del grano.L'amministrazione comunale, in stretta collaborazione con l'amministrazione regionale, ha ristrutturato i tre edifici storici e il borgo, per la realizzazione di un percorso museale etnografico. Il Museo Petit-Monde, inaugurato nel 2004, racconta, in un suggestivo susseguirsi di immagini e ambienti, la vita della comunità rurale che abitava il villaggio. Attualmente il villaggio è abitato quasi esclusivamente nel periodo estivo da poche famiglie.Con il contributo della Misura 322 "Sviluppo e rinnovamento dei villaggi rurali" del PSR della Valle d'Aosta 2007-2013, il Comune di Torgnon ha migliorato alcuni servizi nell'abitato (illuminazione, fornitura elettrica, raccolta acque bianche, nuova rete di distribuzione del gas) ripristinato i muretti a secco e ristrutturato la viabilità interna al villaggio. Obiettivo principale di questi interventi e oltre al recupero della memoria di un luogo storico che altrimenti sarebbe votato all'abbandono, e il miglioramento dell'attrattività per favorire investimenti da parte dei privati per la ristrutturazione degli edifici in una prospettiva di rivitalizzazione del villaggio e dell'economia rurale.