Da sempre il clima (definito come la sintesi delle condizioni meteorologiche che si manifestano in un determinato luogo nel corso di un lungo periodo di tempo) rappresenta una risorsa naturale di vitale importanza per tutte le attività umane. Di conseguenza, la conoscenza delle caratteristiche climatiche del territorio, nei suoi diversi aspetti, supporta i processi decisionali della pianificazione di tutti i settori dell'economia, riducendo i rischi ambientali e ottimizzando i benefici economici e sociali.
In questa ottica, l'agricoltura, il turismo e i trasporti, in quanto fortemente condizionati dagli andamenti meteorologici, devono essere strutturati in relazione alle condizioni climatiche. Anche la produzione di energia da fonti rinnovabili (idroelettrica, eolica o solare) è direttamente influenzata dal clima, così come la realizzazione di infrastrutture o la progettazione in edilizia e la stessa ricerca scientifica non possono prescindere dalla conoscenza degli elementi climatici. Le applicazioni della climatologia in agricoltura (agroclimatologia) sono di particolare rilevanza, poiché tutti gli aspetti legati alle attività agricole sono influenzate dalle condizioni meteorologiche.
In particolare l'agroclimatologia gioca sempre più un ruolo strategico nell'organizzazione e pianificazione a lungo termine delle attività agricole, proprio per la sua capacità di considerare l'effetto che gli elementi climatici, inclusa la variabilità tra un anno e l'altro e i cambiamenti climatici, hanno sul comparto produttivo agricolo.
I dati climatici disponibili in queste pagine Agroclima si riferiscono ai dati di base di temperatura minima, temperatura massima, precipitazione ed evapotraspirazione utilizzati per elaborare le mappe presenti nell' Atlante italiano del clima e dei cambiamenti climatici, relativamente al trentennio 1981-2010.