Il "Comitato del Patrimonio del Mondo dell'UNESCO" (Word Heritage Centre) è un settore dell'UNESCO nato nel 1972 a Parigi con lo scopo di tutelare i beni sia naturali che culturali dell'umanità. Il Comitato decide, su richiesta dello Stato interessato ed in presenza di specifici requisiti, nonché di precisi e documentati impegni di tutela e valorizzazione assunti dallo Stato stesso, circa l'inclusione nella Lista del Patrimonio del Mondo (World Heritage List) di un bene per il quale sia stata avanzata richiesta da parte dello stesso Stato. I siti protetti dall'UNESCO contenuti nella World Heritage List, sono 878 distribuiti in 145 nazioni, di cui 679 identificati come di importanza culturale, 174 di importanza naturale, ed i restanti 25 con entrambi i caratteri. Secondo la Convenzione, per patrimonio culturale si intende un monumento, un gruppo di edifici o un sito di valore storico, estetico, archeologico, scientifico, etnologico o antropologico. Il patrimonio naturale, invece, indica rilevanti caratteristiche fisiche, biologiche e geologiche, nonché l'habitat di specie animali e vegetali in pericolo e aree di particolare valore scientifico ed estetico. Nel 1992 è stata creata una nuova categoria di siti definiti come "paesaggi culturali" (cultural landscape), al suo interno sono oggi inseriti i paesaggi rurali. Secondo le linee guida prodotte dalla Convenzione i paesaggi culturali "...sono illustrativi della evoluzione della società umana e degli insediamenti nel tempo, avvenuta sotto l'influenza dei condizionamenti fisici e/o delle opportunità presentate dall'ambiente naturale e dalla successive azione dei fattori sociali, economici e culturali, sia interni che esterni. Essi dovrebbero essere selezionati sulla base del loro notevole valore universale, della loro rappresentatività per una ben determinata regione geografica e per la loro capacità di illustrare gli elementi essenziali e distintivi di tale regione...".