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Forum Forum - Api

Discussione: Responsabilità e altri tipi di monitoraggio

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Autore Messaggio
Marisa Valente

Sabato 29/01/11 17:41

Responsabilità e altri tipi di monitoraggio

Neanche quest'anno le api torneranno a volare. E' un disastro. E non solo nel mio apiario. Nell'astigiano dove vivo i neonicotinoidi sono irrorati sulla flavescenza dorata della vite per debellare lo scafoideo, vettore della malattia, e spesso con risultati deludenti. I viticultori sono assiduamente invitati a non sgarrare alimentando forse anche l'illusione che se ne possa venire a capo. I loro colleghi biologici, che sono pochissimi, utilizzano il piretro (che non danneggia le api). Alcuni di loro si trovano nella stessa situazione dei convenzionali, qualcuno invece va meglio degli altri, ma non si parla di promuovere questo metodo...
Intanto gli apicultori sono "occupati" nella speranza che qualcosa cambi grazie ai monitoraggi e che si risolvano i problemi dell'apicultura.... a babbo morto.
Nel frattempo saranno morte le api, distrutto il lavoro degli apicultori causando il loro fallimento e inquinando a go-go: aria, terra, acqua e catena alimentare con un bel incremento di malattie anche per gli esseri umani . Perché i neonicotinoidi non si degradano, ormai lo sappiamo tutti e ci sono anche le analisi che ne confermano la presenza nelle api morte e nelle larve. Ma nessuno e niente si muove. Tra l'altro la beffa: ci sono finanziamenti ingenti per i monitoraggi e le ASL , che sono un servizio pubblico, non hanno fondi per approfondire analisi. Così i pochi apicultori che si rendono conto del disastro sono anche costretti a pagarsi le analisi.
Vorrei sapere, e in base a quale legge, dove inizia e dove finisce il diritto di chi vuol produrre nel rispetto della terra, salvaguardando l'ambiente e la salute della popolazione, garantendo a chi vuole un'alimentazione sana senza veleni e dove inizia e finisce il diritto di chi produce pesticidi o li utilizza avvelenando tutto, impedendo a tutti di poter scegliere come alimentarsi e come vivere, mettendo seriamente a repentaglio la salute della gente e incrementando indirettamente le spese sanitarie che vanno a gravare sul bilancio dello Stato e ricadono inevitabilmente su tutta la popolazione.
I finanziamenti per il monitoraggio sono più che ragguardevoli, ma fino ad ora risulta che la situazione continui ad essere preoccupante non soltanto per me. Quanti anni dobbiamo aspettare ancora? E non capisco per quale motivo debbo lasciar fallire la mia attività soltanto perché chi è chiamato a decidere ed agire non vive sulla propria pelle le conseguenze di ciò che fa.
Inoltre credo sinceramente che, se si vuole davvero far luce su ciò che accade, sia giunto il tempo di fare immediatamente anche "monitoraggi al contrario", per così dire.
E' urgente individuare ampie estensioni di terreno su cui vietare l'uso dei pesticidi, neonicotinoidi compresi, rimborsando agli agricoltori sul territorio l'eventuale mancato guadagno, e lasciare che per un certo numero di anni la terra si rigeneri e così gli insetti che su di essa vivono, dimostrando nel contempo che questi prodotti, vere schifezze, sono i responsabili del disastro ambientale ed economico degli apicultori, nonché dei danni alla salute di tutta la popolazione.

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