Mercoledì 06/10/10 20:23

Ricerche finanziate da privati (vedi Bayer)

Siccome ho lanciato questa richiesta di chiarimento, e in attesa di conferme o smentite, vorrei precisare alcune cose in merito, perchè non vorrei che si fraintendesse: non sono affatto scandalizzato dal fatto che nella fattispecie il Dr. Porrini e il suo dipartimento abbiano accettato di lavorare ad una ricerca sapendo che i soldi arrivavano proprio dalla Bayer. Fa rabbia sapere che lo STATO sia assente, i politici forse lo fanno di proposito a tagliare i fondi alle università, così la ricerca diventa un patrimonio privato. Nel nostro caso, Porrini ha fatto bene, almeno si è potuto fare una idea più precisa di quanto avviene con queste schifezze di neonicotinoidi. Almeno ha potuto approfondire le sue conoscenze, e quello che gli è rimasto nel cervello non è certo possibile per la Bayer eliminarlo: è ovvio che se non sono uscite grandi proclami da parte del padrone dei risultati, che se li terrà bene nascosti, è perchè ha solo da vergognarsi. Per quale ragione Bayer non acconsentirebbe di renderli pubblici se non fossero una ammissione di colpevolezza?
Ci sarebbe da intentar loro e a chi li ha autorizzati una causa per disastro ambientale, ma nessuno ne ha il coraggio, e il denaro. In america l'avrebbero già trovata la soluzione, ma io qui tutti gli avvocati con cui ho parlato mi dicono che è un problema grosso, e ci vanno dei soldoni subito. E così i prepotenti continuano a farla franca. L'ambiente e la nostra salute, oltre all'attività apistica può anche andare a puttane. Scusate l'incazzatura, ma non se ne può più di questa situazione. Proporrei che visto che saremo presto sotto elezioni, che chiedessimo a tutti i politici , di tutti gli schieramenti, se hanno intenzione di sostenere l'apicoltura, la ricerca universitaria, l'ambiente. E' troppo vero? ogni tanto sogno...