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Forum Forum - Api

Discussione: ASL e apicoltura

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Autore Messaggio
Zacchetti Francesca

Mercoledì 29/09/10 06:59

ASL e apicoltura

negli ultimi tempi, credo a seguito di alcuni eventi, le autorità sanitarie sono state più presenti nella vita apistica...nel bene e nel male.
Quando attendo una visita ASL, che purtroppo vien più facile chiamare ispezione, cerco ovviamente di valutare se sono "in regola con tutto"!
A parte i locali di lavorazione, pensiamo alle api, maledizione, non sono mai in regola!
Iniziamo dalla dennuncia alveari che va fatta entro il 31 Dicembre.
In quella data nessuno sa quanti saranno i cadaveri invernali.
Poi arriva il momento della sciamatura, in alcuni anni vivaci con gli sciami raccolti, gli apiari possono aumentare del 30% e più. Io allevando regine "utilizzo" api stagionalmente, le prendo da un posto per metterle in un altro , operazioni che compio continuamente tra Marzo e Luglio, scelgo le più belle , quelle che mi servono, cosa che non so certo prevedere al 31 Dicembre. Nella mia dennuncia specifico sempre che per questioni di gestione allevamento i numeri possono cambiare, ma se arrivasse un giorno il "controllore" pignolo, questo mi salverà da una sanzione?
Per spostare e vendere api necessitiamo di un certificato sanitario. Tra una fioritura ed un altra l'apicoltore è lì che conta i minuti, che si prepara a notti insonni di trasporti, ma si deve ricordare dell'appuntamento con il veterinario che quando arriva cosa può controllare???? favo per favo (perchè è così che si vedono le malattie) tutte le arnie che l'apicoltore sposta? Lo stesso dicasi del certificato per la vendita di api.
E se il veterinario davvero controllasse favo per favo? Cosa troverebbe?
La varroasi non è ancora considerata malattia endemica, eppure tutti sappiamo che in Italia non esiste un alveare senza varroa,sappiamo quindi quali provvedimenti potrebbe decidere il veterinario.
Per non parlare di peste europea che negli ultimi anni si è manifestata sovente e con focolai improvvisi, oggi non c'è e domani c'è.
Solitamente gli apicoltori provvedono ad isolare la famiglia malata, fare una messa a sciame e sostituire la regina, e si è visto che queste operazioni nella maggior parte dei casi risultano risolutive, eppure il veterinario pignolo potrebbe richiedere la distruzione degli alveari!
Credo che andrebbero un attimino riviste le leggi!
Ne aprofitto per concludere che sono abbastanza fortunata nei confronti dell'ASL a cui faccio riferimento che in primavera ha organizzato un corso di apicoltura.
Per alcune "lezioni" sono intervenuti gli apicltori stessi, credo sia stata un'iniziativa davvero lodevole oltre che gratificante per tutti.
Delle leggi obsolete possono essere ancor più dannose se applicate da persone che non conoscono....e si fà un tal fatica ad ammettere le proprie ignoranze!



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