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Agricoltura e competitività in chiave di filiera

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Il nuovo numero di RRN MAGAZINE

Lo sviluppo dei progetti integrati di filiera rappresenta uno dei punti di maggior successo dell'attuale programmazione dello Sviluppo rurale. Non solo per la buona adesione registrata  dagli operatori del settore agroalimentare ai Pif, ma anche per l'importante ruolo di aggregazione che questa formula può svolgere sia nelle relazioni tra i diversi anelli della filiera, sia nell'approccio al mercati  in chiave di maggiore efficienza e  competitività.
Un altro fattore molto importante è rappresentato dalla flessibilità di questo modello, che ne consente l'implementazione sia per i prodotti di nicchia, sia per quelli di più largo consumo con economie di scala più importanti.
Per l'importanza strategica del tema la RRN ha deciso di dedicare il quinto numero di RRN Magazine proprio alla relazione tra filiere e competitività. Nei vari articoli il tema della filiera agroalimentare è declinato nelle sue componenti essenziali e nel suo ruolo operativo, soffermandosi in particolare sulla strutturazione delle filiere e delle diverse fasi, sugli attori coinvolti, sulle relazioni tra operatori e con i mercati.
Anche le politiche comunitarie, in particolare la politica di sviluppo rurale, concentrano attenzione e risorse finanziarie sulla nascita e il rafforzamento delle filiere agroalimentari che, nella programmazione in corso, attraverso lo strumento della Progettazione Integrata di Filiera (PIF), rappresentano un tratto comune di tutti i programmi regionali (PSR).
I PIF sono infatti introdotti con il Piano Strategico Nazionale per lo sviluppo rurale, con l'intento di facilitare il raggiungimento degli obiettivi di politica di sviluppo rurale legati alla competitività di tipo settoriale. Strumento dunque di sostegno al settore primario ma nel contempo strumento a sostegno dei territori rurali. Nell'ottica dei PSR, la progettazione integrata di filiera si caratterizza per la capacità di rispondere ai diversi fabbisogni dei segmenti interessati - agricoltura e agro-industria - in termini di innovazione, ristrutturazione, riorganizzazione, promuovendo anche la nascita e il consolidarsi di relazioni tra soggetti che operano con logiche di intervento molto differenti tra loro. Le esperienze regionali riportate segnalano una buona adesione ai progetti di filiera segno che gli operatori considerano l'aggregazione, la creazione di reti e le relazioni di filiera un fattore di competitività e promuovono uno strumento, il PIF, che ne sostiene la formazione.
Nell'ambito del Magazine la sezione delle esperienze propone casi operativi e soluzioni organizzative - settoriali e territoriali - sviluppate in contesti rurali molto differenziati. Le esperienze riportate riguardano l'organizzazione di filiere di nicchia e di beni di più largo consumo. I casi si caratterizzano per la loro capacità di sviluppo e di crescita che ha interessato il settore primario, l'intera filiera e il territorio; in alcuni casi, infatti, le filiere possono rappresentare un volano di crescita e sviluppo per territori rurali ben più ampi e diventare fattore di competitività territoriale.

 
 
 

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