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30/07/2012

La Regione Sicilia incontra l'Assessorato all'Agricoltura del Piemonte

Risultati della study visit e documentazione

La study visit in oggetto si è svolta nella sede torinese dell'Assessorato all'Agricoltura della regione Piemonte dal 16 al 18 Maggio scorso ed ha rappresentato il terzo incontro organizzato dalla Rete Rurale Nazionale per la Regione Sicilia (Piano di attività, Linea di azione 3.1.2 dedicata al "Trasferimento e innesto in altre realtà di buone pratiche e innovazioni") al fine di promuovere lo scambio di esperienze ed il trasferimento delle buone pratiche nella gestione della politica di sviluppo rurale a livello regionale. Le tre giornate di confronto hanno avuto come obiettivo quello di dare la possibilità alla delegazione siciliana composta principalmente da responsabili del sistema di M&V del PSR, di conoscere l'esperienza del Piemonte nell'ambito della costruzione ed implementazione di un sistema informativo per il monitoraggio e la valutazione dei Programmi e dei Progetti dello Sviluppo Rurale.

Nel corso della prima giornata è stato presentato il modello di governance del PSR: dalla ripartizione delle competenze e delle funzioni tra AdG, Dipartimenti ed Agenzie di sviluppo fino ad un affondo nelle attività di valutazione e monitoraggio, con quest'ultimo come vero punto centrale dell'incontro.
In linea di massima, le parole chiave della governance piemontese sono state:
-          Coordinamento: da parte dell'AdG e del suo staff;
-          Adattabilità: delle esigenze conoscitive agli strumenti offerti dalla Regione;  
-          Specializzazione: ciascun Ente, ciascun soggetto istituzionale viene coinvolto a vario titolo nella rete delle attività;
-          Scientificità: fornire ai documenti regionali, alle valutazioni e ai prodotti del monitoraggio delle solide basi informative. 
Durante la stessa giornata è stata presentata l'architettura del sistema agricolo piemontese (SIAP) che rappresenta un unico sistema informativo capace di fornire al cittadino/ utente/ beneficiario tutta una serie di informazioni (amministrative, procedurali e finanziarie) in un unico ambiente. Il SIAP è un sistema condiviso che, grazie alla raccolta di dati provenienti dalla Regione, dall'Organismo Pagatore (ARPEA), dalle Province e dalle Comunità Montane, mette il relazione tutte le Aziende agricole, agro-alimentari ed il contributo proveniente dagli altri Enti competenti in materia di Agricoltura. L' Anagrafe Agricola Unica del Piemonte rappresenta la componente centrale di questo sistema: intorno ad essa è organizzata la maggior parte dell'attività amministrativa in forma esclusivamente informatica. I procedimenti amministrativi, che prendono avvio con la presentazione di una domanda da parte dell'azienda (il "classico" fascicolo aziendale presentato presso il CAA), sono supportati dai dati aziendali in capo all'Anagrafe per ciascun beneficiario (dati anagrafici, amministrativi e di consistenza aziendale) nonché da dati di carattere strutturale riguardanti diverse aree tematiche (terreni, allevamenti, zone speciali, informazioni statistiche sulle aziende etc...). Il servizio on-line offre, tra le altre cose, la possibilità da parte del titolare dell'azienda agricola di controllare in real time su internet tutte le pratiche amministrative che interessano la propria azienda.
Un' ultima funzione fondamentale del SIAP è quella della georeferenziazione omogenea ed uniforme degli interventi:  il sistema si avvale di un'unica banca dati grafica, comprensiva delle ortofoto di tutto il territorio regionale, alla quale fanno riferimento tutte le informazioni alfanumeriche e tutti i "tematismi" agricoli. In questo modo si ha la possibilità di verificare e "controllare" ciò che avviene nei vari settori di intervento rispondendo all'esigenza di monitoraggio fisico e visivo al quale ogni Stato membro deve fare obbligatoriamente far fronte.

Alla delegazione siciliana, durante la seconda giornata, è stato presentato il si­stema informativo decisionale a supporto del monitoraggio del PSR: esso rappresenta quella componente del sistema informativo finalizzata all'elaborazione e diffusione on- line delle informazioni relative all'attuazione del PSR. Il Sistema si avvale di un datawarehouse (banca dati multidimensionale) che raccoglie le informazioni del SIAP, le informazioni sui procedimenti e la gestione dei flussi finanziari dell'organismo pagatore (ammissioni a finanziamento, liquidazioni e pagamenti). A differenza di quanto previsto per la consultazione del SIAP per il quale è prevista la validazione di una profilatura, il servizio è di libero accesso a qualsiasi cittadino e permette la consultazione delle informazioni statistiche sull'attuazione del PSR attraverso report predefiniti, organizzati in filoni di consultazione su dati disponibili dal 2007 (ad esempio per asse, per misura, per azioni o per tipologia di investimento). Un'importante funzione del sistema sono i così detti "cruscotti decisionali": il loro obiettivo è quello di descrivere le performance fisiche, finanziarie e procedurali del programma completando quanto fornito dal datawarehouse.

Nella giornata conclusiva i referenti del CSI (Consorzio per il Sistema Informativo), in qualità di ente erogatore di servizi e progetti informatici per la PA piemontese anche in ambito diverso dallo sviluppo rurale, hanno condiviso con i responsabili siciliani l'opportunità di siglare un "Protocollo d'intesa" per la creazione e l'implementazione degli stessi sistemi informativi. Il protocollo può essere sottoscritto sia a titolo gratuito per tutta una serie di attività di "riuso" (ad esempio il passaggio di applicativi di gestione già sviluppati) sia prevedendo l'acquisto non solo di pacchetti operativi studiati e sviluppati ad-hoc per la Regione, ma anche l'attività di formazione ed assistenza tecnica.  
Questa possibilità offerta, a margine della presentazione di quanto il Sistema Piemontese sia performante dal punto di vista conoscitivo della realtà agricola e rurale, ha notevolmente interessato i referenti siciliani: come la Regione Sardegna, che con le stesse modalità ha acquisito il modello nel 2007, anche la Regione Sicilia sembrerebbe voler accedere alla costruzione di un sistema integrato di raccolta delle informazioni per evitare il disperdersi di importanti dati nella regione col PSR più "corposo" dal punto di vista finanziario.
A margine della giornata c'è stato, su richiesta dei referenti siciliani, un momento di confronto tecnico sull'attuazione della misura 321 per la realizzazione di interventi per la banda larga: il referente piemontese ha condiviso con i colleghi siciliani le difficoltà, che sono diventate talvolta veri e propri impedimenti, incontrati nella realizzazione degli interventi a livello regionale. Un esempio su tutti, che peraltro sta tuttora costituendo un blocco alle attività anche in Sicilia, è l'interpretazione di quanto predisposto dal Regime d'aiuto in materia e dalla relativa decisione in materia della Commissione: anche in questo caso entrambi i soggetti hanno sottolineato la loro esigenza di rimanere in contatto e di realizzare una serie di scambi di informazioni per risolvere insieme la situazione di impasse.