Una struttura più snella, una miglior concentrazione delle risorse e un forte orientamento alla competitività delle imprese agricole. Si presenta così il nuovo Programma di sviluppo rurale 2014-2020 illustrato dalla Regione Veneto ai rappresentanti del partenariato regionale lo scorso 10 aprile a Legnaro (PD).
Il testo, attualmente all'esame del Consiglio Regionale, sarà successivamente sottoposto alla Commissione europea prima dell'approvazione definitiva. Molte le novità rispetto alla programmazione 2007-2013. Innanzitutto la riduzione sensibile del numero di misure, che passano da 37 a 13 e degli interventi, 44 invece di 102. Una scelta strategica che punta a perseguire pochi ma importanti obiettivi, rendendo più chiaro l'impianto del programma e più efficace l'impiego dei fondi.
L'iter di approvazione
Il testo di base del Psr Veneto 2014-2020 e delle sue misure, dopo l'approvazione della Giunta Regionale, è attualmente all'esame del Consiglio. Una volta ricevuto il via libera e concluse la valutazione ambientale strategica (Vas) e quella di incidenza ambientale (Vinca), il testo potrà essere presentato alla Commissione Europea che avrà sei mesi di tempo per le sue osservazioni. Dopo il via libera di Bruxelles, il Psr Veneto potrà essere approvato definitivamente e diventare esecutivo.
Le risorse
In totale il Psr Veneto gestirà 1 miliardo 184 milioni di risorse, pari al 6,36% delle risorse nazionali dedicate allo sviluppo rurale. Il 43% dei fondi proverranno dall'Unione europea, il 40% dallo Stato italiano e per il 17% dalla Regione. Due i vincoli principali: almeno il 30% dovrà essere destinato ad interventi di carattere ambientale e il 5% allo sviluppo locale delle aree rurali.